Antonino Pecoraro – Scena agreste
Pecoraro Antonino
- Tecnica: Olio su tavola
- Dimensione: 20x20
- Certificato: Galleria
- Codice prodotto: DCAS013
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DESCRIZIONE
Il dipinto può essere definito una scena di genere, ovvero la rappresentazione di un episodio di vita quotidiana che, apparentemente, non ha alcun elemento significativo. Questo tipo di soggetti domestici furono a lungo considerati come minori e cominciarono a diffondersi, nell’arte occidentale, solo a partire dal XVII secolo. Solo con lo sviluppo delle correnti realistiche ottocentesche i soggetti della vita di tutti i giorni furono considerati della stessa importanza di quelli storici o religiosi. L’artista Antonino Pecoraro è specializzato nella produzione di scene di genere liriche e sentimentali. I suoi soggetti risentono del fascino sia del mondo della campagna, nel quale protagoniste sono laboriose contadine a contatto con la natura, sia di quello della città, con la fascinazione per l’elegante mondo borghese della belle époque.
L’opera è davvero esemplare del complesso linguaggio pittorico elaborato dall’artista Antonino Pecoraro. Sia nelle scene agresti che in quelle borghesi egli scardina del tutto la gabbia disegnativa, per lasciare libertà assoluta alle potenzialità espressive del colore. E così le figure vengono sintetizzate tramite una stesura decisamente strutturale, costruite per mezzo di larghi e brevi tocchi di materia pittorica. La sua è una tecnica quasi divisionista, per mezzo della quale, oltre a restituire immediatezza nell’esecuzione, connota l’opera di intense vibrazioni emozionali e poetiche. I dipinti di Antonio Pecoraro si presentano come dei veri e propri mosaici policromi determinati dall’abilità dell’artista nell’esprimere la sua più intima percezione della realtà tramite il colore.
Antonio Pecoraro, conosciuto come Antonino, è un pittore di origini siciliane nato nel 1938. La sua carriera pittorica si è svolta prevalentemente a Napoli. Pecoraro si distingue per un’eccellente produzione di scene di genere, sia di ambientazione agreste che borghese, in cui sviluppa la sua straordinaria tecnica di derivazione post-impressionista.