Adriano Fava – Senza titolo

Adriano Fava – Senza titolo

Fava Adriano

Il ritratto a mezzo busto realizzato da Adriano Fava suggerisce la natura dell’arte del maestro. Il fascino della figura femminile che da secoli è stato accolto nell’ambito pittorico, ritrova in Fava un originale e particolare interesse. La donna ritratta vive nel dipinto nella sua forma stilizzata. La totale assenza di prospettiva, come di ombre chiaroscurali, […]

  • Tecnica: Tecnica mista su tela
  • Dimensione: 50x70

  • Certificato: si
  • Codice prodotto: MVOT001

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DESCRIZIONE

Il ritratto a mezzo busto realizzato da Adriano Fava suggerisce la natura dell’arte del maestro. Il fascino della figura femminile che da secoli è stato accolto nell’ambito pittorico, ritrova in Fava un originale e particolare interesse. La donna ritratta vive nel dipinto nella sua forma stilizzata. La totale assenza di prospettiva, come di ombre chiaroscurali, rivela uno spazio astratto dove la figura sembra muoversi. Il gesto del braccio, unito alle labbra socchiuse e lo sguardo direzionato fanno intendere un sussulto. Un sussulto che sembra essere interrotto e sospeso nella fissità della materia pittorica. Notiamo un gioco di equilibri e sospensioni tra la fisicità della figura e la sua rappresentazione ideale.

Lo stile di Adriano Fava ricerca nella realtà sensibile una ricostruzione meccanica che guarda essenzialmente a Picasso ed al cubismo. L’aspetto più interessante nelle figure di Fava si trova nell’accostamento di ricerche cubiste e nella geometria fantastica di Paul Klee. Quello che distingue il maestro è l’aspetto decisamente più fluido, fatto di linee sinuose che stemperano l’aspetto puramente meccanico dei suoi soggetti, aggiungendo una componente materica alla tela.

Adriano Fava proviene dall’Istituto Statale d’Arte per la Ceramica di Faenza, allievo dello scultore Angelo Biancini. L’attività creativa ed espositiva dell’artista ha inizio intorni al 1958, ovvero già negli anni di studio e formazione nell’ambito della ceramica. Il 1988, segna un momento cruciale nella carriera dell’artista ovvero l’incontro con Mario Marescalchi, titolare dell’omonima galleria a Bologna e Cortina d’Ampezzo, che lo introduce nel ristretto manipolo di giovani artisti da lui proposti. La ricerca è alla base di ogni opera di questo maestro dell’arte moderna italiana. Il segno graffiante e sicuro, un senso del colore come pochi su di una figurazione di taglio geometrico hanno fatto sì che critica e il mercato lo promuovessero fra i nuovi talenti importanti italiani.


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