Aldo Pogliani – Senza titolo
Pogliani Aldo

- Tecnica: Olio su tela
- Dimensione: 40x50
- Codice prodotto: DDES001
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DESCRIZIONE
Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata una delle maggiori aspirazioni per gli artisti di ogni epoca. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite la prospettiva brunelleschiana nel primo Rinascimento; poi sulla resa atmosferica nel Cinquecento; fino ad arrivare alla rappresentazione di ogni singola vibrazione della luce sugli oggetti nell’Impressionismo. Nella produzione artistica dell’artista Aldo Pogliani il paesaggio è spesso protagonista, come spunto e soggetto di ricerca per sviluppare un linguaggio fortemente espressionista che arriva quasi ad esiti informali.
L’opera è un chiaro esempio di paesaggio espressionista. La realtà viene interpretata in modo estremamente sintetico, con un esercizio di riduzione quasi brutale. La superficie è completamente bidimensionale, senza concedere nulla alla profondità spaziale. Le pennellate delineano le forme in maniera molto tormentata e nervosa con un’attitudine gestuale che si ricollega alle poetiche dell’Informale e dell’Action Painting. Il colore è usato secondo un’interpretazione emotiva e spirituale, quasi senza connessione con la realtà. Entrando ancora di più nello specifico possiamo constatare come la stesura del colore sia densa e materica, in un impasto corposo e dinamico di tonalità verdi e marroni.
Aldo Pogliani nasce a Milano nel 1936. Dopo il diploma costituisce una società specializzata in sistemi termodinamici applicati al settore petrolchimico; nel 1967, attratto dalle arti figurative, incomincia a dipingere e l’anno successivo espone presso una mostra collettiva a Sanremo. Nel ’71 tiene la prima Personale alla Galleria Michelangelo di Firenze, seguita da esposizioni sempre più frequenti che lo conducono nel ’72 ad aprire uno spazio-laboratorio a Milano. Segue l’intensa attività espositiva degli anni Settanta che si conclude con la nascita del Tass.Tra.Rit., originalissima ricerca pittorica oscillante tra astrattismo compositivo e action painting. Il decennio successivo si apre con l’incarico della Rai-Comune di Sanremo per la realizzazione del poster per il XXXIII Festival Internazionale della Canzone Italiana ed altre commesse a carattere sociale (Unicef).