Alex Caminiti – Senza titolo
Caminiti Alex

- Tecnica: Tecnica mista, colla e smalti su tela
- Dimensione: 145x95
- Certificato: si
- Codice prodotto: MMAN009
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DESCRIZIONE
L’opera si rifà ad un linguaggio estetico informale. La devastazione portata dalla Seconda Guerra Mondiale lasciò un segno profondo nella civiltà occidentale che nelle arti visive si risolse anche in un’impossibilità di comunicare. Tale problematica per alcuni artisti sfociò in un rifiuto totale di qualsiasi linguaggio visivo che si tradusse nella nascita dell’Informale. Le varie correnti informali sono certo collegate all’Espressionismo Astratto americano, soprattutto per quanto riguarda la componente gestuale, ma si spingono oltre per quanto concerne il rifiuto di qualsiasi elemento figurativo, anche geometrico. La loro ricerca si spinge piuttosto verso la materia con cui compongono le loro opere.
Tra i più importanti esponenti dell’Informale e dell’Espressionismo Astratto italiano e non solo anche Alex Caminiti sviluppa il proprio linguaggio su un intenso esercizio percettivo trasfigurato in gesto. L’artista infatti parte dall’acquisizione dei dati sensibili e li rielabora nel suo personalissimo sentire. E così la rappresentazione della sua visione perde in maniera definitiva ogni contatto con la realtà fenomenica per tradursi in una pura trasposizione di materia e gesto. In molte sue opere, tuttavia, Caminiti, pur rimanendo nel campo della più totale astrazione, non rinuncia del tutto alla forma, introducendo elementi figurativi. Ma la figurazione di Alex Caminiti non ha nulla a che vedere, né con una resa naturalistica, né con un procedimento di astrazione: le sue figure sono scosse dalle vibrazioni intense del gesto pittorico e del colore che vengono usati in maniera brutale, ribadendo il suo stretto rapporto con il graffitismo americano. In questo modo l’artista è capace di dare vita ad una materia cromatica che sembra viva, dinamica e in continua evoluzione nella sua drammaticità.
Alex Caminiti nasce a Messina nel 1977 La sua fertile carriera lo porterà ad esporre sia in Italia che all’estero, riscuotendo sempre riconoscimenti dalla critica. Attraverso Europa, Asia, America del Nord e del Sud le sue opere sono state viste da migliaia di persone. In ordine sparso la partecipazione alla Biennale della fine del mondo Argentina e Cile nel Museo di Valparaiso, selezionato dal ministero degli esteri, eventi che hanno toccato varie parti del globo come Lima, Bogotà, Pechino, Tokyo, Copenaghen, Budapest, Losanna, Estoril, SanPietroburgo, Parigi, Toronto. Nel 2013 le sue opere sono state esposte a Dubai, nel 2014 realizza il soffitto della sala delle piramidi Fondazione Villa Piccolo, nel 2015 crea la ‘porta del mare’ al Castello di Lipari ingresso del Museo Arte Contemporanea, con i maggiori artisti internazionali contemporanei Alberto Burri, Igor Mitoraj, Fabrizio Plessi, Mimmo Paladino, Renato Guttuso per citarne alcuni.