Aligi Sassu – Cavalli nel mare
Sassu Aligi
Il motivo del cavallo all’interno dell’intera produzione pittorica di Sassu gode oggi di un’ampia riconoscibilità. L’animale, già presente nelle scene di battaglie, viene rappresentato in un contesto naturale dove non ha spazio alcuna presenza umana.
L’ispirazione per queste composizioni ricche di dinamismo, d’energia e di naturalità gli viene sia dalla visione in gioventù, nell’appartamento di Fedele Azari, della Città che sale di Boccioni, sia dalla conoscenza durante l’esperienza francese (soggiorni parigini del 1934-35) delle opere di Delacroix.
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensione: 37x32 - 52x57 con cornice
- Certificato: Priva di certificato
- Codice prodotto: LAMIC001
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DESCRIZIONE
Nato a Milano nel 1912, Sassu ebbe una carriera artistica estremamente precoce: già nel 1927 esponeva in una mostra futurista alla Galleria Pesaro di Milano, mentre l'anno seguente sarebbe stato presente, a soli sedici anni, alla Biennale di Venezia. Il suo modello era allora Boccioni, ma guardava anche alla pittura di Gaetano Previati, a Carlo Carrà, che era amico del padre, e al costruttivista Giandante X. Attraverso riproduzioni conosceva l'opera di Picasso e di Cézanne; ulteriori occasioni importanti per la sua formazione, oltre alle visite alla Pinacoteca di Brera, furono le manifestazioni dell'avanguardia futurista, dagli spettacoli di "intonarumori" di Luigi Russolo alle pantomime di Enrico Prampolini. Con Bruno Munari firma nel 1928 il Manifesto della pittura "dinamismo e riforma muscolare" nel quale teorizza la ricerca, in arte, di forme dinamiche nuove e antinaturalistiche.