Aligi Sassu – Il Cristo

Aligi Sassu – Il Cristo

Sassu Aligi

Iconografia popolarissima in tutta la storia dell’arte occidentale la Crocifissione vede le sue origini in età paleocristiana per poi svilupparsi nei secoli fino alle più recenti espressioni dell’arte contemporanea. L’iconografia tradizionale di Gesù sulla croce ha infinite varianti da quella più semplice, dove compare il solo Gesù Cristo crocifisso, oppure la versione accompagnata dai “dolenti”, […]

  • Tecnica: Scultura a Cera persa
  • Dimensione: Diametro 25 cm

  • Certificato: Autenticità
  • Codice prodotto: SSMI002

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DESCRIZIONE

Iconografia popolarissima in tutta la storia dell’arte occidentale la Crocifissione vede le sue origini in età paleocristiana per poi svilupparsi nei secoli fino alle più recenti espressioni dell’arte contemporanea. L’iconografia tradizionale di Gesù sulla croce ha infinite varianti da quella più semplice, dove compare il solo Gesù Cristo crocifisso, oppure la versione accompagnata dai “dolenti”, la Madonna e San Giovanni Evangelista. In epoca medievale le scene di Crocifissione cominciarono ad essere sempre più elaborate: vennero aggiunte le croci dei ladroni e, via via, sempre più personaggi fino a diventare occasione per grandi scene corali. Spesso è accompagnata anche da elementi simbolici come, per esempio, la presenza del sole e della luna o il teschio di Adamo sotto la croce di Cristo (il quale sta
a significare l’azione redentrice della Passione di Cristo nei confronti del peccato originale). In questo caso l’artista Aligi Sassu, per accentuare il carattere espressionista della rappresentazione, propende per un’interpretazione concentrata e solitaria, con la sola presenza del corpo del Cristo. In questo modo, eliminando persino l’elemento della croce e evidenziando l’ostentazione del corpo, viene comunicata più drammaticamente ed efficacemente l’idea del sacrificio redentore e l’immedesimazione del Cristo con l’ostia consacrata.

Anche in una piccola scultura come questa l’artista Aligi Sassu riesce ad esprimere la propria estetica fondata su un dinamismo dai connotati fortemente espressionistici. E la grandezza di questa operazione viene accresciuta dal fatto che ci troviamo di fronte ad un soggetto statico come una Crocifissione. Sassu, tramite un’elaborata concezione della forma, riesce a comunicare al soggetto una fortissima tensione drammatica ed una circolazione di energia quasi incontenibile. Lo fa tramite un’elaborazione di tipo espressionista che attua sul soggetto un notevole processo di sintesi formale. L’artista rinuncia al naturalismo ed alla precisione anatomica. Così la figura del Cristo viene schiacciata sulla superficie per sottolinearne la sofferenza. La figura, ridotta all’essenziale, subisce, inoltre, delle deformazioni per portarne alla luce la grande sofferenza. Tutto il corpo è percorso da una superficie modellata drammaticamente, il che conferma il carattere fortemente espressionista di questa scultura.

Aligi Sassu, nato a Milano nel 1912 e scomparso a Pollenca nel 2000, è stato un pittore ed uno scultore. Nel campo della pittura i suoi sforzi furono rivolti soprattutto alla rappresentazione del movimento e della forza fisica, per questo il soggetto del cavallo o dell’uomo a cavallo fu a lui sempre congeniale. Alla fine degli anni ’70 stipulò insieme a Bruno Munari il manifesto pittorico “Dinamismo e riforma muscolare”, nel quale si programmava un ritorno a forme anti-naturalistiche in senso dinamico. Buona parte della sua pittura, inoltre, è ispirata a Delacroix e alle sue battaglie.


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