Aligi Sassu – La celestina
Sassu Aligi

- Tecnica: Incisione su carta
- Dimensione: 50x35
- Anno: 1988
- Certificato: si
- Codice prodotto: GCAS003
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DESCRIZIONE
Da sempre la figura umana è stata al centro della ricerca artistica. Fin dall’età classica la resa naturalistica dell’anatomia umana è stata uno degli obiettivi principali di pittori e scultori di tutti tempi. La rappresentazione del nudo è la massima espressione di questa aspirazione, trasversale a tutte le epoche e a tutte le correnti stilistiche. Infatti oltre alle interpretazioni naturalistiche, proprie del Rinascimento e dei vari classicismi, che mirano ad una rappresentazione veritiera e dettagliata del corpo umano, il nudo è stato protagonista anche all’interno delle nuove concezioni estetiche portate dalle avanguardie storiche, come nel Cubismo, nell’Espressionismo e nel Surrealismo.
La tecnica incisoria adottata da Aligi Sassu in questa opera assume un preciso carattere di freschezza e spontaneità esecutiva. In questo va grande merito alla bravura dell’artista che riesce a costruire la rappresentazione con un tocco veloce e sintetico, mantenendo tuttavia chiarezza descrittiva e concretezza delle forme. Anche in questo soggetto focalizzato sull’esaltazione della figura femminile rimane immutato il grande dinamismo della stesura pittorica di Aligi Sassu, tutta la composizione infatti risulta mossa ed estremamente vibrante. Anche la scelta sui colori assume delle connotazioni decisamente espressioniste, con il forte contrasto proposto tra il rosso, tipico dell’opera di questo artista, ed il bianco in una definizione dell’immagine quasi in negativo.
Aligi Sassu, nato a Milano nel 1912 e scomparso nel 2000, è stato un pittore ed uno scultore. Nel campo della pittura i suoi sforzi furono rivolti soprattutto alla rappresentazione del movimento e della forza fisica, per questo il soggetto dell’uomo a cavallo fu a lui sempre congeniale. Alla fine degli anni ’70 stipulò insieme a Bruno Munari il manifesto pittorico “Dinamismo e riforma muscolare”, nel quale si programmava un ritorno a forme anti-naturalistiche in senso dinamico. Buona parte della sua pittura, inoltre, è ispirata a Delacroix e alle sue battaglie.