Aligi Sassu – La sorpresa

Aligi Sassu – La sorpresa

Sassu Aligi

Come spesso avviene nella produzione artistica di Aligi Sassu, l’iconografia di questa opera ha un carattere mitologico e tendenzialmente simbolista. In questo caso, però, l’artista mette da parte il suo soggetto preferito, ovvero il cavallo, per realizzare una scena in cui protagonista è la figura femminile. Infatti altro polo d’interesse fondamentale per Sassu è quello […]

  • Tecnica: Acquaforte
  • Dimensione: 65x87
  • Anno: 2001

  • Certificato: Telemarket
  • Codice prodotto: CPRO009

Visualizzazioni 592

DESCRIZIONE

Come spesso avviene nella produzione artistica di Aligi Sassu, l’iconografia di questa opera ha un carattere mitologico e tendenzialmente simbolista. In questo caso, però, l’artista mette da parte il suo soggetto preferito, ovvero il cavallo, per realizzare una scena in cui protagonista è la figura femminile. Infatti altro polo d’interesse fondamentale per Sassu è quello relativo all’esaltazione del corpo umano, specialmente nudo, del quale esalta i valori plastici ed anatomici. Questa scena di ninfe sorprese al bagno, colte nel momento di massima tensione dinamica, diviene così un pretesto per l’artista per una celebrazione pittorica del dinamismo e della bellezza del corpo femminile.

La tecnica ad acquaforte adottata da Aligi Sassu in questa incisione assume un preciso carattere di freschezza e spontaneità esecutiva. In questo va grande merito alla bravura dell’artista che riesce a costruire la rappresentazione con un tocco veloce e sintetico, mantenendo tuttavia chiarezza narrativa e concretezza delle forme. Anche in questo soggetto di carattere mitologico rimane immutato il grande dinamismo della stesura pittorica di Aligi Sassu, tutta la composizione infatti risulta mossa ed estremamente vibrante. Anche la scelta sui colori assume delle connotazioni decisamente espressioniste, con il forte contrasto proposto dal rosa della carne, l’inteso blu dell’acqua e il verde della vegetazione.

Aligi Sassu, nato a Milano nel 1912 e scomparso nel 2000, è stato un pittore ed uno scultore. Nel campo della pittura i suoi sforzi furono rivolti soprattutto alla rappresentazione del movimento e della forza fisica, per questo il soggetto dell’uomo a cavallo fu a lui sempre congeniale. Alla fine degli anni ’70 stipulò insieme a Bruno Munari il manifesto pittorico “Dinamismo e riforma muscolare”, nel quale si programmava un ritorno a forme anti-naturalistiche in senso dinamico. Buona parte della sua pittura, inoltre, è ispirata a Delacroix e alle sue battaglie.


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