Aligi Sassu – Senza titolo

Aligi Sassu – Senza titolo

Sassu Aligi

L’iconografia della maternità si ricollega al soggetto della Madonna col Bambino. Probabilmente è una delle iconografie più popolari in tutta la storia dell’arte sia occidentale che orientale. La Madonna col Bambino compare fin dagli albori della pittura medievale e rimane un soggetto costante finchè i temi religiosi sono stati prevalenti nella produzione artistica (ovvero fino […]

  • Tecnica: Riproduzione
  • Dimensione: 25x35
  • Anno: XX Secolo

  • Stato di conservazione: Ottimo
  • Codice prodotto: GLAS003

Visualizzazioni 2527

DESCRIZIONE

L’iconografia della maternità si ricollega al soggetto della Madonna col Bambino. Probabilmente è una delle iconografie più popolari in tutta la storia dell’arte sia occidentale che orientale. La Madonna col Bambino compare fin dagli albori della pittura medievale e rimane un soggetto costante finchè i temi religiosi sono stati prevalenti nella produzione artistica (ovvero fino al XIX secolo quando cominciarono ad essere introdotte tematiche ispirate al vivere quotidiano). E’ piuttosto usuale, negli artisti contemporanei (come in questo caso) trattare l’iconografia della maternità senza ricollegarla direttamente alla religione cristiana, ma trasfigurandola in una visione realistica che abbia per soggetto persone semplici.

In questo disegno Aligi Sassu realizza un’opera compiutamente classica, sia nella forma che nello spirito. A livello formale c’è una determinata volontà mimetica nel momento in cui l’artista realizza una raffigurazione di pacato e lirico naturalismo. Tutto ciò si rispecchia nei dettagli fisionomici dei soggetti e nella dolcezza delle loro espressione. Ma è soprattutto una vera e propria attitudine classicista che presiede alla realizzazione di questa opera. Tale attitudine si identifica nella ricerca di una piena armonia della composizione e di una razionalità e purezza delle forme plasticamente rilevate dei personaggi.

Aligi Sassu, nato a Milano nel 1912 e scomparso nel 2000, è stato un pittore ed uno scultore. Nel campo della pittura i suoi sforzi furono rivolti soprattutto alla rappresentazione del movimento e della forza fisica, per questo il soggetto del cavallo o dell’uomo a cavallo fu a lui sempre congeniale. Alla fine degli anni ’70 stipulò insieme a Bruno Munari il  manifesto pittorico “Dinamismo e riforma muscolare”, nel quale si programmava un ritorno a forme anti-naturalistiche in senso dinamico. Buona parte della sua pittura, inoltre, è ispirata a Delacroix e alle sue battaglie.


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