Aligi Sassu – Senza titolo
Sassu Aligi
Da sempre la figura umana è stata al centro della ricerca artistica. Fin dall’eta classica la resa naturalistica dell’anatomia umana è stata uno degli obiettivi principali di pittori e scultori di tutti tempi. La rappresentazione del nudo è la massima espressione di questa aspirazione, trasversale a tutte le epoche e a tutte le correnti stilistiche. […]
- Tecnica: Litografia
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DESCRIZIONE
Da sempre la figura umana è stata al centro della ricerca artistica. Fin dall’eta classica la resa naturalistica dell’anatomia umana è stata uno degli obiettivi principali di pittori e scultori di tutti tempi. La rappresentazione del nudo è la massima espressione di questa aspirazione, trasversale a tutte le epoche e a tutte le correnti stilistiche. Infatti oltre alle interpretazioni naturalistiche, proprie del Rinascimento e dei vari classicismi, che mirano ad una rappresentazione veritiera e dettagliata del corpo umano, il nudo è stato protagonista anche all’interno delle nuove concezioni estetiche portate dalle avanguardie storiche, come nel Cubismo, nell’Espressionismo e nel Surrealismo.

L’opera è un esempio molto esplicativo della produzione artistica di Aligi Sassu, che, pur rimanendo su una base figurativa, adotta delle forme anti- naturalistiche. Anche in questa litografia possiamo notare come il soggetto sia caratterizzato da deformazioni espressive utili ad accentuarne il dinamismo e lo sforzo fisico. In questa opera, in particolare, l’artista focalizza la sua ricerca sulla forma e sull’esaltazione dei valori plastici. Il nudo femminile in primo piano viene costruito da linee sinuose e semplici che però costruiscono delle forme piene e tonde in un plasticismo concreto. I volumi statuari del soggetto, tuttavia, non impediscono a Sassu di esplicare il suo consueto tratto molto mosso e dinamico. Il quale è, invece, particolarmente sviluppato nella figura maschile in secondo piano. Quest’ultima, nel suo movimento concitato, viene espressa da un insieme di linee nervose che altro non fanno che esaltare il suo dinamismo e la sua forza muscolare, tema squisitamente tipico della produzione di Aligi Sassu. Le figure sono disposte secondo una composizione in diagonale che vede sullo sondo un altro soggetto caro all’artista ed alla sua esaltazione del dinamismo, il cavallo, colto ovviamente in un movimento frenetico ed impetuoso, costruito tramite una macchia di colore rosso.
Aligi Sassu, nato a Milano nel 1912 e scomparso a Pollenca nel 2000, è stato un pittore ed uno scultore. Nel campo della pittura i suoi sforzi furono rivolti soprattutto alla rappresentazione del movimento e della forza fisica, per questo il soggetto del cavallo o dell’uomo a cavallo fu a lui sempre congeniale. Alla fine degli anni ’70 stipulò insieme a Bruno Munari il manifesto pittorico “Dinamismo e riforma muscolare”, nel quale si programmava un ritorno a forme anti-naturalistiche in senso dinamico. Buona parte della sua pittura, inoltre, è ispirata a Delacroix e alle sue battaglie.