Aligi Sassu – Senza titolo
Sassu Aligi (Attribuzione)

- Tecnica: Olio su tela
- Dimensione: 40x50
- Anno: 1967
- Codice prodotto: AVEN001
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DESCRIZIONE
Il soggetto del monumento equestre, o dell’uomo a cavallo, ha origini molto antiche. Risale al mondo classico il cui più antico esempio è il “Cavaliere di Rampin” e per l’arte romana ebbe una fondamentale importanza politica. Generalmente si tratta di sculture a tutto tondo, ma non mancano i casi in cui questo soggetto compare su supporti dipinti. Il tema dell’uomo a cavallo ha attraversato tutta la storia dell’arte, non solo occidentale, ed è diventato oggetto di ricerca per artisti contemporanei quali Marino Marini, Arturo Martini o Aligi Sassu.
La produzione pittorica di Aligi Sassu, pur rimanendo su una base figurativa, adotta delle forme anti- naturalistiche. I soggetti sono caratterizzati da deformazioni espressive che però ne accentuano il dinamismo e lo sforzo fisico. Tutte le linee della composizione sono indirizzate a suggerire allo spettatore un’idea di movimento frenetico e di forza. Partecipe dello stesso scopo è anche la scelta del colore il quale, a sua volta, non rispetta la verità naturale ma è usato in chiave espressiva con una prevalenza assoluta della tonalità rossa. In questo caso l’opera in oggetto rappresenterebbe quasi una rarità proprio per la preferenza concordata ad un acceso blu nella rappresentazione dinamica dei destrieri.
L’opera è stata attribuita ad Aligi Sassu. Nato a Milano nel 1912 e scomparso nel 2000, Sassu è stato un pittore ed uno scultore. Nel campo della pittura i suoi sforzi furono rivolti soprattutto alla rappresentazione del movimento e della forza fisica, per questo il soggetto dell’uomo a cavallo fu a lui sempre congeniale. Alla fine degli anni ’70 stipulò insieme a Bruno Munari il manifesto pittorico “Dinamismo e riforma muscolare”, nel quale si programmava un ritorno a forme anti-naturalistiche in senso dinamico. Buona parte della sua pittura, inoltre, è ispirata a Delacroix e alle sue battaglie.