Anna Maria Garibotti – Senza titolo
Garibotti Anna Maria
- Tecnica: Olio su tela
- Codice prodotto: OFIG001
Visualizzazioni 454
DESCRIZIONE
Il genere della “Natura Morta” vede la luce agli inizi del XVII secolo. Consiste nella rappresentazione di composizioni di soggetti inanimati, nella maggior parte dei casi fiori o frutta. Se all’inizio della sua storia era un’occasione per i pittori per cimentarsi in una riproduzione naturalistica o fotografica della realtà, con l’arte contemporanea la “Natura Morta” diventa anche un modo di interpretare la realtà. Infatti, come accadrà per esempio nell’avanguardia cubista o in Giorgio Morandi, la ricerca profonda sugli oggetti verrà finalizzata ad una rappresentazione concettuale, portata oltre il semplice dato sensibile.
Lo stile di Anna Maria Garibotti nelle sue nature morte sembrerebbe tendere ad un realismo mediato da una certa volontà di sintesi ed astrazione. Si nota, infatti, una volontà della pittrice di riportare sulla tela oggettivamente, con grande lucidità, i dati sensibili che ha di fronte agli occhi. L’artista inoltre mostra di possedere una buona tecnica, che ricorda la pittura fiamminga, nella precisione con cui riproduce i vari materiali e gli effetti della luce incidente su di essi. Nonostante la loro oggettiva evidenza, tuttavia, Ana Maria Garibotti usa una stesura talmente leggera da rendere gli oggetti quai eterei, appartenenti ad una dimensione intima e soggettiva, come quella della memoria.
Anna Maria Garibotti, artista e pittrice lucchese, si distingue per una produzione di generi classici e tradizionali come la natura morta ed il paesaggio. Il suo linguaggio, realista e naturalista, si caratterizza per una raffinata astrazione che rende i soggetti eterei e leggeri.