Anna Salvatore – Senza titolo
Salvatore Anna

Opera venduta
Il ritratto è una delle più diffuse espressioni artistiche nell’ambito soprattutto della pittura, ma anche della scultura, in tutte le epoche. Il ritratto è, in primo luogo, una descrizione del soggetto rappresentato, un tentativo di riportare in modo veritiero e naturale la sua fisionomia e le sue caratteristiche individuali. Con l’evolversi progressivo della ricerca artistica […]
- Tecnica: olio su tela
- Dimensione: 30x40
- Anno: 1968/1970
- Certificato: verifica in corso
- Codice prodotto: AVAC002
Visualizzazioni 1639
DESCRIZIONE
Il ritratto è una delle più diffuse espressioni artistiche nell’ambito soprattutto della pittura, ma anche della scultura, in tutte le epoche. Il ritratto è, in primo luogo, una descrizione del soggetto rappresentato, un tentativo di riportare in modo veritiero e naturale la sua fisionomia e le sue caratteristiche individuali. Con l’evolversi progressivo della ricerca artistica alla descrizione fisionomica del soggetto si è affiancata anche quella psicologica. Pertanto il ritratto, nei secoli, è diventato anche un mezzo d’indagine introspettiva sul soggetto, sul suo carattere e il suo stato d’animo. Sono intervenuti, a favore di questo tipo d’indagine, i processi di astrazione portati dall’arte contemporanea. In tutta la sua produzione artistica la pittrice Anna Salvatore ha sviluppato soprattutto il tema del ritratto e della figura umana in generale. Protagonisti delle sue opere sono, infatti, vivaci e, a volte, sensuali figure di ragazzi di borgata.
Lo stile della pittrice Anna Salvatore, sempre molto coerente in tutte le sue opere, è stato definito Neorealista, non solo per i soggetti scelti (quella gente di borgata che animava anche la produzione cinematografica dello stesso filone) ma anche per il linguaggio adottato da questa pittrice. Infatti Anna Salvatore interpreta la realtà nelle sue opere così com’è, in maniera totalmente asciutta. La sua sensibilità contemporanea la porta a semplificare la composizione in maniera da renderla più espressiva. I dipinti di Anna Salvatore, infatti, si connotano come un puro gioco di equilibri tra la linea nera che descrive forme semplici e il colore compatto che viene steso a larghe campiture. I contrasti sono forti nella brillantezza dei colori che quasi preludono ad un linguaggio pop.
Anna Salvatore nata a Roma (1923 – 1978) pittrice e scultrice. Alla metà degli anni quaranta, nel clima socialmente impegnato del dopoguerra, l’artista lega le sue opere al filone neorealista, con quadri che ritraggono le periferie e la gioventù di questo periodo pervasa da grande vitalità. E’ in quegli anni che si evidenzia la sua attenzione per la figura femminile con forme opulente e sensuali. Negli anni cinquanta frequenta vari circoli intellettuali romani. conoscendo e frequentando Ungaretti, Pasolini, Moravia e la Morante. E’ verso la fine degli anni Settanta che ai quadri di stampo realistico affianca tematiche dell’eros. Nel 1988, per il decennale della morte, è stata ricordata con una personale dal titolo “Eros e Tanatos”.