DESCRIZIONE
Da sempre la figura umana è stata al centro della ricerca artistica. Fin dall’età classica la resa naturalistica dell’anatomia umana è stata uno degli obiettivi principali di pittori e scultori di tutti tempi. La rappresentazione del nudo è la massima espressione di questa aspirazione, trasversale a tutte le epoche e a tutte le correnti stilistiche. Infatti, oltre alle interpretazioni naturalistiche, proprie del Rinascimento e dei vari classicismi, che mirano ad una rappresentazione veritiera e dettagliata del corpo umano, il nudo è stato protagonista anche all’interno delle nuove concezioni estetiche portate dalle avanguardie storiche, come nel Cubismo, nell’Espressionismo e nel Surrealismo. Il soggetto del presente dipinto si ispira alla famosa “Maja desnuda”, opera realizzata da Francisco Goya intorno al 1800.
Il dipinto, ispirato alla “Maja desnuda” di Francisco Goya, rispetto all’originale risulta fedele al soggetto ma ne dà una diversa interpretazione stilistica. Infatti il linguaggio usato dall’artista autore è sostanzialmente più vicino a delle istanze contemporanee. La sua stesura è più sintetica e maggiormente materica. In sostanza la volumetria e la sostanza plastica del soggetto vengono rispettati ma con un disfacimento della forma che rende il corpo della donna vibrante di vita. Risulta molto buona la qualità cromatica che connota la superficie di lievi sfumature e individua molto bene le zone colpite dalla luce incidente.
L’artista autore di questo dipinto si distingue per un’ottima tecnica che gli permette di replicare un modello molto famoso in una propria interpretazione personale. Nel suo fare pittorico egli esalta i valori plastici del soggetto, ma in una stesura dinamica e vibrante più vicina a delle istanze estetiche contemporanee.
