Antonio Carbonati – Paesaggio
Carbonati Antonio

Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata una delle maggiori aspirazioni per gli artisti di ogni epoca. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con […]
- Tecnica: Litografia
- Dimensione: 24x15
- Codice prodotto: AVIC013
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DESCRIZIONE
Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata una delle maggiori aspirazioni per gli artisti di ogni epoca. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite la prospettiva brunelleschiana nel primo Rinascimento; poi sulla resa atmosferica nel Cinquecento; fino ad arrivare alla rappresentazione di ogni singola vibrazione della luce sugli oggetti nell’Impressionismo.
Maestro nelle tecniche grafiche ed incisorie, Antonio Carbonati mostra di avere una notevole tecnica di disegno. La scena è stata inserita all’interno di una coerente scatola spaziale, in cui gli elementi più lontani sullo sfondo digradano dolcemente, sfumando nell’atmosfera. Molto rilevante è l’abilità con cui l’artista riesce a riprodurre ogni minimo particolare in un racconto vivace e dall’andamento dinamico e narrativo. L’esito finale è una composizione di raffinata precisione miniaturistica che fa leva su una straordinaria tecnica a tratteggio. La velocità del tratto garantisce freschezza di esecuzione mentre, allo stesso tempo, distribuisce le ombre e le luci che misurano lo spazio.
Antonio Carbonati è nato a Mantova nel 1893 e scomparso a Roma nel 1956. è stato un pittore, ma anche un noto incisore. Dopo aver studiato all’Accademia di Belle Arti di Venezia, alla cattedra di Ettore Tito, si perfezionò a Roma con Giulio Aristide Sartorio. Stabilitosi a Roma si dedicò alla pittura utilizzando esclusivamente la tecnica dell’acquaforte e dal 1917 realizzò numerosi scorci della città, in seguito acquistati dal comune. Due anni dopo si recò a Parigi dove realizzò una serie di acqueforti acquisite per essere esposte al Museo Carnavalet. Dopo essere rientrato in Italia, dal 1921 realizzò una serie di dipinti rappresentanti scorci delle più importanti città italiane. A Parigi gli venne assegnata una medaglia d’oro, nel 1925, all’Esposizione internazionale alla quale partecipò con delle sue opere. Partecipò alla Mostra di arte italiana dal 1800 a oggi, tenuta a Berlino nel 1937, e alle prime sette edizioni della Quadriennale di Roma.