Antonio Ponticelli – Paesaggio

DESCRIZIONE

Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata una costante aspirazione per i pittori. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite la prospettiva brunelleschiana nel primo Rinascimento; poi sulla resa atmosferica, nel Cinquecento; fino ad arrivare alla rappresentazione di ogni singola vibrazione della luce sugli oggetti nell’Impressionismo.

La produzione artistica di Antonio Ponticelli propone paesaggi di un sereno e pacato naturalismo. Angoli caratteristici e pittoreschi che l’artista interpreta con una tecnica rapida e immediata che concede freschezza alla scena. L’impostazione, infatti, è sostanzialmente figurativa, ma l’artista mostra qualche spunto impressionistico nell’interpretare i riverberi della luce sull’acqua e le vibrazioni del sole sulla vegetazione. La luce entra dalla nostra destra, aprendosi un varco nel cielo nuvoloso. Ed in particolare è proprio la luce che misura lo spazio del dipinto. Infatti l’artista imposta prospetticamente la composizione dell’opera, ma è attraverso sottilissime variazioni di tono di colore che regola la distanza degli oggetti, inserendoli in una armonia coerente ed unitaria. Tutte queste caratteristiche fanno di Antonio Ponticelli uno straordinario interprete di un fare pittorico squisitamente classico.

Il pittore Antonio Ponticelli è un artista di origine napoletana che mostra una solida formazione accademica che si palesa nella tecnica elevata con la quale realizza i suoi paesaggi. Nella sua interpretazione formale ha un certo gusto per il pittoresco che si traduce in una evidente influenza impressionistica nella sua pennellata.

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