DESCRIZIONE
Il soggetto rappresentato nell’arazzo può essere definito una scena di genere, ovvero la rappresentazione di un episodio di vita quotidiana che, apparentemente, non ha alcun elemento significativo. Questo tipo di soggetti domestici furono a lungo considerati come minori e cominciarono a diffondersi, nell’arte occidentale, solo a partire dal XVII secolo. Solo con lo sviluppo delle correnti realistiche ottocentesche i soggetti della vita di tutti i giorni furono considerati della stessa importanza di quelli storici o religiosi. Subito dopo anche gli impressionisti diedero molta rilevanza al quotidiano, alla vita di tutti i giorni, con una certa predilezione, però, verso la frenesia della città, la folla, il traffico e ambientazioni tipicamente borghesi. Esattamente a questo filone si ricollega il soggetto di questo arazzo, in particolare alla scena di genere settecentesca che mostra un episodio di vita galante e raffinato con una sottile idealizzazione di tipo edenico.
L’arazzo presenta una pregevolissima fattura nel proporre una scena di genere in una rappresentazione pregevolmente narrativa, ricca di dettagli realistici. La definizione delle figure presenta un’ottima resa naturalistica, nella definizione dei volumi, sottolineata dalle ampie vesti dai complicati panneggi. Anche la descrizione dello spazio paesaggistico è altrettanto vivace, in particolare nella precisione con cui la bottega esecutrice ha realizzato i dettagli del fogliame e del manto erboso. Tutto ciò è possibile grazie ad una straordinaria abilità nell’arte tessile, per cui viene realizzato un complesso disegno mediante l’orditura dell’arazzo.
L’opera in oggetto è un prodotto di straordinaria fattura di una bottega tessile. La manifattura che ha realizzato questo arazzo dimostra di avere un’ottima qualità tecnica nella realizzazione di una scena di genere naturalistica e ricca di dettagli narrativi.