Arman – Senza titolo

Arman – Senza titolo

Armand Pierre Fernandez,

  • Tecnica: Scultura in bronzo
  • Dimensione: 72x23x6

  • Certificato: Autenticità
  • Stato di conservazione: 91/100
  • Codice prodotto: EPAI003

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DESCRIZIONE


Figlio di un anti­quario e di una vio­lon­cel­lista, Arman si forma presso l’École Nationale des Arts Déco­rat­ifs di Nizza e l’École du Lou­vre di Parigi, dove esor­disce real­iz­zando una serie di dip­inti astratti.Nel 1954 si allon­tana dalla pit­tura tradizionale per dedi­carsi ai Cachets, opere com­poste di tim­bri su carta ripetuti in maniera osses­siva, ispi­rate ai lavori di Kurt Schwit­ters e ai ritmi delle tav­ole di Jack­son Pollock.

Nel 1959 Arman espone per la prima volta a Milano presso la gal­le­ria Apollinaire.

Nel 1960 è invi­tato da Alfred Schmela a Dus­sel­dorf a inau­gu­rare la mostra “Poubelles et Accu­mu­la­tions”, men­tre insieme a Yves Klein, Daniel Spo­erri, Jean Tinguely, Ray­mond Hains e al critico Pierre Restany, fonda il Nou­veau Réal­isme definito come “nuovo approc­cio percettivo del reale”.

Nel 1961 Arman espone alla gal­le­ria Schwarz di Milano.

Nel 1962 parte­cipa alla mostra “The New Real­ism”, alla Sid­ney Janis Gallery di NewYork, dove verrà invi­tato per la sua prima per­son­ale in gal­le­ria l’anno successivo.

Tra il 1959 e il 1965, Arman real­izza una serie di opere dal val­ore epocale che ele­vano il quo­tid­i­ano, l’urbano e la moder­nità a soggetti priv­i­le­giati della sua poet­ica, por­tando a mat­u­razione la sua rif­les­sione artis­tica: “Allures”, sono tele che recano le impronte di oggetti immersi nel col­ore, “Accu­mu­la­tions”, rac­colte di oggetti quo­tid­i­ani selezionati per cat­e­gorie, “Poubelles”, collezioni di rifiuti, detriti, residui, “Coupes” oggetti sezionati in due, “Colères”, uten­sili e cose spez­zate, rotte e bru­ci­ate, poi riassem­blate su pan­nelli di legno. Cele­bre per aver reso il quo­tid­i­ano e gli oggetti da esso prel­e­vati la pro­pria tavolozza di col­ori, Arman isti­tuzion­al­izza l’atto dis­trut­tivo quale atto di cre­ativ­ità artis­tica, pro­po­nendo al pub­blico una diversa idea di bellezza estet­ica e artis­tica. Popolano le sue creazioni stru­menti musi­cali, bici­clette, orologi, vet­ture, mon­ete e scarpe.

Nel 1987 parte­cipa a Doc­u­menta VIII di Kas­sel con l’opera Descente aux enfers. E’ insignito del titolo di Cav­a­liere della Legion d’Onore dal Pres­i­dente Mit­terand nel 1989.

Tra gli anni Ottanta e Novanta Arman torna alla pit­tura in maniera let­terale real­iz­zando una serie di lavori in cui tubetti spre­muti e pen­nelli diven­tano parte inte­grante della tela.

Jan van der Marck così definisce il suo lavoro: “L’opera di Arman mantiene un equi­lib­rio pre­ciso tra la pre­sen­tazione dei dati fisici della realtà esterna e la rap­p­re­sen­tazione del sub­strato emozionale della realtà interiore”.

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