Armando Farina – Paesaggio
Farina Armando

Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata da sempre un’aspirazione per l’artista. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite […]
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensione: 50x70
- Anno: 2002
- Certificato: Autenticità
- Stato di conservazione: Ottimo
- Codice prodotto: BCAV003
Visualizzazioni 1445
DESCRIZIONE
Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata da sempre un’aspirazione per l’artista. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite la prospettiva brunelleschiana nel primo Rinascimento, poi sulla resa atmosferica, nel Cinquecento, fino ad arrivare alla rappresentazione di ogni singola vibrazione della luce sugli oggetti nell’Impressionismo.
Lo stile di Armando Farina è personalissimo e riconoscibilissimo. Egli tende a ricostruire la realtà fenomenica mediante un processo di ridefinizione tramite il colore. La struttura delle sue tele infatti non è costituita dal disegno, ma, piuttosto, dallo spessore portato da un colore, allo stesso tempo, materico e evanescente. Farina, tramite la stesura di superfici di colore rugose al tatto, crea un gioco di piani che ricostruisce la realtà quasi plasticamente. I piani si intersecano dando luogo ad una complessità compositiva che rende lo spazio concepito da Farina poliedrico.
Armando Farina è nato a Posillipo nel 1928, ma si è trasferito a Torino nel 1956. Ha partecipato a numerose rassegne sia italiane che straniere ed è stato più volte premiato. La sua formazione è avvenuta sulle orme della Scuola di Posillipo (Pitloo, Gigante, i Palizzi). In seguito, soprattutto dopo il trasferimento a Torino, si avvicinato ad altre esperienze fino ad arrivare all’Astrattismo e all’Informale.