Antonio Asturi – Inverno a pietra piana
Asturi Antonio

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DESCRIZIONE
Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata una delle maggiori aspirazioni per gli artisti di ogni epoca. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite la prospettiva brunelleschiana nel primo Rinascimento; poi sulla resa atmosferica nel Cinquecento; fino ad arrivare alla rappresentazione di ogni singola vibrazione della luce sugli oggetti nell’Impressionismo. Il paesaggismo di Antonio Asturi è composto di diverse suggestioni: egli si divide tra soggetti più dimessi, legati al realismo di una dimensione campestre e popolare e vedute di grandi città moderne in cui prevale l’esaltazione della modernità e di una vita frenetica.
L’opera in oggetto fa parte del filone in cui Antonio Asturi si lascia affascinare da una dimensione contadina, fatta di una realtà umile e quotidiana. Parimenti il suo linguaggio pittorico è coerente con la trattazione di questo tipo di soggetti e assume anche esso i toni smorzati ed autentici di un realismo diretto, senza filtri idealistici. La composizione è impostata sapientemente in uno spazio concreto, dove gli oggetti sono disposti in maniera armonica. Anche dal punto di vista formale Asturi, in questo dipinto, assume un registro squisitamente realista. La sua stesura, decisamente pittorica, riesce a descrivere la realtà in maniera puntuale ed oggettiva, catturando, allo stesso tempo, vibrazioni atmosferiche ed esistenziali. In questo modo l’artista restituisce la verità del dato sensibile rispettando la complessità dello sguardo umano.
Antonio Asturi è stato un pittore originario di Vico Equense, dove è nato nel 1904 ed è scomparso nel 1986. Di formazione autodidatta, dopo una breve parentesi futurista è tornato alla pittura figurativa. Subì un forte fascino dalla pittura di Antonio Mancini. Utilizzò molto, oltre all’olio, anche la tempera e la china. Durante la sua carriera ha avuto un grande consenso e molta popolarità. La sua produzione ha spaziato dalla figura al paesaggio, dal ritratto alla natura morta. Famose sono le sue carrozzelle e le vedute della costa di Sorrento. Si è dedicato anche al tema del paesaggio urbano con vedute di città come Parigi, Barcellona, Venezia e Atene, con un linguaggio pittorico di gusto post-impressionistico.