Attilio Alfieri – Pagliai a Loreto
Alfieri Attilio

- Tecnica: Olio su tela
- Dimensione: 40 x 55
- Anno: 1940
- Certificato: Firma sul retro
- Stato di conservazione: Ottimo
- Codice prodotto: LSAG003
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DESCRIZIONE
Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata una delle maggiori aspirazioni per gli artisti di ogni epoca. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite la prospettiva brunelleschiana nel primo Rinascimento; poi sulla resa atmosferica nel Cinquecento; fino ad arrivare alla rappresentazione di ogni singola vibrazione della luce sugli oggetti nell’Impressionismo.
Il pittore di origine marchigiana Attilio Alfieri è riuscito a raggiungere uno stile compiutamente post-impressionista di grande impatto estetico ed emotivo. Innanzitutto egli esercita una notevole sintesi sui soggetti, ma tale sintesi avviene tramite il colore. Ne consegue che la stesura è fondamentale: le pennellate, larghe e corpose, acquisiscono un grande valore strutturale, nell’individuare i volumi degli oggetti; il colore trasferisce sulla tela vibrazioni cromatiche, rimpolpando gli oggetti di vita. Quella di Alfieri, con le sue cromie accese e brillanti, è una pittura carica di lirismo esistenziale.
Attilio Alfieri è nato a Loreto nel 1904. Inizia a lavorare come affrescatore e decoratore e nel 1923 si trasferisce a Milano, dove scompare nel 1992. A Milano Alfieri completa la sua formazione frequentando corsi serali all’Accademia di Brera e al Castello Sforzesco. Fondamentale fu la vicinanza con Birolli, i chiaristi e il gruppo Corrente. La prima mostra personale è del 1934 al Circolo Filologico di Milano. Partecipa a varie edizioni della Quadriennale di Roma, della Biennale di Venezia e del Premio Bergamo. Nel 1939 diventa docente di Affresco e Decorazione alla Scuola Unitaria di Milano.
L’opera compare nel Catalogue Raisonnè di Attilio Alfieri, a cura di Luigi Sansone, edizioni Mazzotta, con indicazione Archivio Alfieri n. 3202