Attribuibile a Roberto Papini – Informale
Papini Roberto

L’opera si rifà ad un linguaggio estetico informale. La devastazione portata dalla Seconda Guerra Mondiale lasciò un segno profondo nella civiltà occidentale che nelle arti visive si risolse anche in un’impossibilità di comunicare. Tale problematica per alcuni artisti sfociò in un rifiuto totale di qualsiasi linguaggio visivo che si tradusse nella nascita dell’Informale. Le varie […]
- Tecnica: Serigrafia
- Dimensione: 57x40
- Anno: 2000
- Tiratura: Limitata
- Codice prodotto: LPES005
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DESCRIZIONE
L’opera si rifà ad un linguaggio estetico informale. La devastazione portata dalla Seconda Guerra Mondiale lasciò un segno profondo nella civiltà occidentale che nelle arti visive si risolse anche in un’impossibilità di comunicare. Tale problematica per alcuni artisti sfociò in un rifiuto totale di qualsiasi linguaggio visivo che si tradusse nella nascita dell’Informale. Le varie correnti informali sono certo collegate all’Espressionismo Astratto americano, soprattutto per quanto riguarda la componente gestuale, ma si spingono oltre per quanto concerne il rifiuto di qualsiasi elemento figurativo, anche geometrico. La loro ricerca si spinge piuttosto verso la materia con cui compongono le loro opere.
La produzione astratta dell’artista Roberto Papini si distingue per il suo carattere rigoroso e controllato, quasi austero in alcuni casi. Il suo fare artistico non cede mai completamente all’informale, mantenendo appunto la forma come cardine della rappresentazione della realtà percepita. Forma che in alcuni casi può assumere un carattere davvero geometrico come in queste variazioni. Nonostante tali differenze risulta costante la presenza dell’elemento circolare, perno dell’astrattismo di Papini e che in questo pittore assume una valenza sia iconografica che estetica fondamentale. Anche l’uso dei colori si attesta nella stessa volontà di rigore e controllo, disponendosi secondo rapporti armonici ed equilibrati.
Roberto Papini nasce nel 1921 ad Ancona, dove frequenta l’Istituto tecnico professionale. Inizia a esporre a metà anni ‘50 in mostre locali e nel 1958 tiene la sua prima personale al Palazzetto Baviera di Senigallia. Nel 1960 partecipa a numerose rassegne ed espone per la prima volta alla Galleria Puccini di Ancona, che rimane per decenni la sua galleria di riferimento. Gli anni ‘60 sono un decennio ricco di occasioni e soddisfazioni: oltre a partecipare alle edizioni del Premio Marche e a iniziative locali, espone in numerose città italiane e all’estero. Nel 1992, Papini riceve la Ginestra d’Oro del Conero per i meriti artistici. Prende parte a numerose mostre collettive e personali, esponendo opere sempre all’avanguardia per il contesto artistico della città di Ancona, dove trascorre gran parte della sua vita. Partecipa, su invito del Comune di Ancona, alla Mostra dei Pittori Anconetani a Spalato. Le sue opere sono presenti in musei e collezioni private di tutto il mondo.