Attribuito a Piero Galter – Laguna veneziana con barca di pescatori
Galter Piero
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensione: 19x25
- Certificato: si
- Codice prodotto: GPER001
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DESCRIZIONE
Le tematiche a sfondo sociale nell’arte cominciano a prendere rilievo verso la metà del XIX secolo, in concomitanza con il diffondersi della questione sociale nelle varie società europee. L’opera di pittori come Millet o Daumier, per esempio privilegiava soggetti legati alla vita nei campi, il lavoro in fabbrica o gli scioperi. In Italia tra i primi pittori molto impegnati su temi sociali ricordiamo Pellizza da Volpedo e, in epoca contemporanea, Renato Guttuso. Per quanto riguarda, nello specifico, l’opera di Pietro Galter, uno dei temi maggiormente ricorrente nella sua produzione pittorica è legato alla quotidianità dei pescatori nella laguna veneziana. Anche se, in realtà, non possiamo parlare a tutti gli effetti di un vero e proprio impegno sociale da parte di Galter. Infatti anche se l’artista effettua una descrizione molto incisiva della quotidianità di questa gente, le sue opere rimangono più nell’ambito della scena di genere, della celebrazione lirica di una semplicità del vivere dai caratteri schiettamente popolari.
Come si è già anticipato l’opera, stilisticamente, si inserisce in una cornice di tipo realista. Lo possiamo constatare già a partire dalla composizione. Infatti l’episodio catturato dalla quotidianità popolare viene fermato sulla tela in maniera fugace, praticamente istantanea, come se l’artista avesse scattato una foto al momento. Da questo punto di vista la composizione dell’opera è molto eloquente, la scena è inquadrata con un taglio quasi casuale. All’artista non interessano calibrati rapporti di equilibrio nella composizione, ma preferisce dare alla scena un’autenticità che si può riscontrare nel carattere provvisorio e irripetibile della scena. Per questo Galter, con un tratteggio decisamente dinamico, concorre a fissare una precisa situazione di luce e di atmosfera. Ed è qui che si vede tutto l’eccellente valore tecnico e artistico di un maestro come Pietro Galter. Perché la sua vena realista non gli impedisce di descrivere le cose con uno straordinario naturalismo. Tutto è immerso in una coerente luce rosea, che unifica perfettamente la scena. Inoltre il tocco di Pietro Galter, oltre ad essere morbido, è, allo stesso tempo, carico di vibrazioni che danno freschezza esecutiva all’opera, riportandola alla verità dell’esistere. È tutto questo che fa di Pietro Galter un grandissimo interprete di quel clima pittorico che, tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX, riusciva a coniugare la straordinaria qualità di una pittura di formazione accademica con l’immediatezza esecutiva che avevano apportato le novità realiste/impressioniste.
Pietro Galter, Venezia 1840-1901, studiò all’Accademia della sua città, e si distinse nelle marine, che trattò specialmente all’acquarello. Nel 1881 espose a Milano “Sulla Laguna” nel 1883, a Roma, “Pescatori in Laguna” e “Venezia”; a Venezia, nel 1887, vari lavori, fra i quali si notarono: “Montagna”: “Zoldo”; “Venezia dal Giardini” e “Canale della Giudecca”.