Gustavo Boldrini – Senza titolo
Boldrini
Il genere della “Natura Morta” vede la luce agli inizi del XVII secolo. Consiste nella rappresentazione di composizioni di soggetti inanimati, nella maggior parte dei casi fiori o frutta. Se all’inizio della sua storia era un’occasione per i pittori per cimentarsi in una riproduzione naturalistica o fotografica della realtà, con l’arte contemporanea la “Natura Morta” […]
- Tecnica: Tecnica mista su tavola
- Dimensione: 68x50
- Codice prodotto: ATOM002
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DESCRIZIONE
Il genere della “Natura Morta” vede la luce agli inizi del XVII secolo. Consiste nella rappresentazione di composizioni di soggetti inanimati, nella maggior parte dei casi fiori o frutta. Se all’inizio della sua storia era un’occasione per i pittori per cimentarsi in una riproduzione naturalistica o fotografica della realtà, con l’arte contemporanea la “Natura Morta” diventa anche un modo di interpretare la realtà. Infatti, come accadrà per esempio nell’avanguardia cubista o in Giorgio Morandi, la ricerca profonda sugli oggetti verrà finalizzata ad una rappresentazione concettuale, portata oltre il semplice dato sensibile.
Lo stile di Gustavo Boldrini è profondamente espressionista. Egli parte da una sintesi formale brutale che riduce il soggetto ai minimi termini di elementari gesti pittorici. Così, anche in questa opera possiamo apprezzare come la struttura del soggetto venga determinata da un largo tratto nero, dal movimento spezzato e nervoso. La linea nera genera delle campiture disconnesse, nelle quali il colore viene steso in una distribuzione compatta. Le tonalità cromatiche sono aggressive e violente, come nella migliore tradizione della fascia fauve-espressionista, e non rispettano la verità naturale ma hanno una valenza spirituale ed emotiva.
Gustavo Boldrini è nato a Venezia nel 1927 ed è scomparso a Salsomaggiore Terme nel 1987. Le sue opere sono state esposte in numerose mostre personali e collettive. Nel 1955, a Parigi, la mostra del “VI Salon de la Jeune Peinture e sempre nello stesso anno quella della “XIX Biennale Nazionale d’Arte Città di Milano”, presso il Palazzo della Permanente. Tra il 1955 ed il 1956, a Roma, la mostra della “VII Quadriennale nazionale d’arte”. Nel 1956 a Venezia, la mostra della “Esposizione internazionale d’arte di Venezia” . Inoltre vanno ricordate la partecipazione a quattro edizioni della “Biennale d’Arte Triveneta” e la partecipazione nel 1959 ad un’edizione della “Biennale nazionale” di San Marino.