Bruno Cassinari – L’Alba
Cassinari Bruno

- Tecnica: Multiplo su lastra d'argento
- Dimensione: 18x24
- Tiratura: 443/999
- Codice prodotto: DTEN001
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DESCRIZIONE
Le rappresentazioni di animali nell’arte hanno origini antichissime, tanto da comparire anche sulle pitture rupestri di epoca primitiva. Per questioni di culto vari tipi di animali compaiono nelle testimonianze di diverse civiltà di epoca antica. E’ soprattutto nel medioevo, nell’ambito del Gotico Internazionale, che le raffigurazione di animali si diffondono come veri e propri ritratti dal vero, sia all’interno di opere o nei quaderni di disegni e bozzetti. La presenza degli animali come soggetti nell’arte rimarrà costante fino all’epoca contemporanea. In particolare il soggetto del gallo ha avuto grande fortuna tra gli artisti contemporanei. Ricordiamo, ad esempio, le tante varianti presenti nell’opera di Antonio Ligabue.

L’incisione è un perfetto esempio del linguaggio artistico dell’artista Piacentino Bruno Cassinari nel momento in cui affronta il soggetto del gallo. Innanzitutto egli parte da una sintesi delle forme che sicuramente è figlia dell’avanguardia espressionista. I volumi del gallo sono ridotti all’essenziale e costruiti su una superficie bidimensionale. Il soggetto prende vita tramite l’assoluta vitalità del tratto incisorio, nervoso e inafferrabile, che esprime l’irrequietezza dell’animale e il suo dinamismo repentino, imprevedibile. Il corpo del gallo, sempre per la complessità del suo disegno, viene a muoversi in uno spazio complesso, non univoco. Sta tutta qui la forza espressionistica del fare artistico di Bruno Cassinari, nel sapere arricchire l’immagine di senso e di vita pur in una riduzione della forma e dei volumi.
Bruno Cassinari, Piacenza 1912 – Milano 1992. Si è formato dapprima alla Scuola d’Arte di Piacenza e, in seguito, all’Accademia di Belle Arti di Brera. Nel 1939 entra a far parte del gruppo Corrente insieme a Guttuso, Migneco, Vedova, Birolli, Treccani e Morlotti e nel 1941 Elio Vittorini ne riconosce il talento e cura la sua prima mostra personale. Tutto il suo lavoro è caratterizzato da una sintesi espressionista unita ad una riflessione sulle destrutturazioni cubiste. Nel 1949 si trasferisce ad Antibes, dove conosce Pablo Picasso Chagalle, Matisse e Braque.