Bruno Cassinari – Senza titolo
Cassinari Bruno

- Tecnica: Litografia
- Dimensione: 33x24
- Anno: XX Secolo
- Stato di conservazione: Ottimo
- Tiratura: 23/100
- Codice prodotto: MDELI006
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DESCRIZIONE
Da sempre la figura umana è stata al centro della ricerca artistica. Fin dall’età classica la resa naturalistica dell’anatomia umana è stata uno degli obiettivi principali di pittori e scultori di tutti tempi. La rappresentazione del nudo è la massima espressione di questa aspirazione, trasversale a tutte le epoche e a tutte le correnti stilistiche. Infatti oltre alle interpretazioni naturalistiche, proprie del Rinascimento e dei vari classicismi, che mirano ad una rappresentazione veritiera e dettagliata del corpo umano, il nudo è stato protagonista anche all’interno delle nuove concezioni estetiche portate dalle avanguardie storiche, come nel cubismo, nell’espressionismo e nel surrealismo.
L’incisione è una trasposizione in forma tridimensionale di un’opera di Bruno Cassinari. Tale opera non è altro che una riflessione sull’immagine femminile, ed è un perfetto esempio del linguaggio artistico dell’artista Piacentino. Innanzitutto egli parte da una sintesi delle forme che sicuramente è figlia dell’avanguardia espressionista. I tratti fisionomici sono ridotti all’essenziale, in questo caso delineati da un contorno nero dal tratteggio nervoso. La figura assume, dunque, un carattere fortemente iconico e potentemente simbolico. E’ quasi una statua idolatrata sulla passerella realizzata in una prospettiva ostentatamente convenzionale. Vi è anche una ricerca sui volumi, tendenzialmente geometrici, che guarda al Cubismo e dà alla figura un sapore fortemente arcaico.
Bruno Cassinari, Piacenza 1912 – Milano 1992. Si è formato dapprima alla Scuola d’Arte di Piacenza e, in seguito, all’Accademia di Belle Arti di Brera. Nel 1939 entra a far parte del gruppo Corrente insieme a Guttuso, Migneco, Vedova, Birolli, Treccani e Morlotti e nel 1941 Elio Vittorini ne riconosce il talento e cura la sua prima mostra personale. Tutto il suo lavoro è caratterizzato da una sintesi espressionista unita ad una riflessione sulle destrutturazioni cubiste. Nel 1949 si trasferisce ad Antibes, dove conosce Pablo Picasso Chagalle, Matisse e Braque.