Camillo Fait – Paesaggio

DESCRIZIONE

Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata, nei secoli, un’aspirazione per l’artista. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite la prospettiva brunelleschiana nel primo Rinascimento, poi sulla resa atmosferica, nel Cinquecento, fino ad arrivare alla rappresentazione di ogni singola vibrazione della luce sugli oggetti nell’Impressionismo.

In questo paesaggio il pittore Camillo Fait mostra un senso del volume quasi inusuale per la sua pittura, solitamente diafana e tendente alla bidimensionalità. Il dipinto in oggetto, invece mostra un composizione molto razionale, frutto di un assemblaggio di forme solide geometriche tendenti ad una sorta di protocubismo. A tale costruzione contribuisce anche la pennellata, fatta di grossi tocchi materici di colore, che creano una superficie complessa e poliedrica.

Camillo Fait è un artista nato a Milano nel 1935, città dove vive e opera. Inizialmente si è formato sotto la guida di Aligi Sassu come scultore e ceramista, in seguito è passato alla grafica. Solo dopo aver frequentato la scuola d’arte “Augusto Colombo” si è dato definitivamente alla pittura. Ha partecipato a numerose mostre e manifestazioni anche al di fuori dei confini nazionali, ricevendo consensi e riconoscimenti. Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private Italia ed in Finlandia, Portogallo, Olanda, Francia e Germania.

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