Giovanni Cappelli – La pausa
Cappelli Giovanni

Nella storia dell’arte spesso si può fare una netta distinzione tra correnti stilistiche figurative o astratte. Quando, però, l’obiettivo di un’artista è quello di rappresentare un oggetto che abbia riscontro con la realtà fenomenica ma, allo stesso tempo, sia carico di significati reconditi e simbolici, questo confine può diventare labile. Il Simbolismo o l’Espressionismo sono […]
- Tecnica: Litografia su carta
- Dimensione: 50x47
- Codice prodotto: ALIB003
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DESCRIZIONE
Nella storia dell’arte spesso si può fare una netta distinzione tra correnti stilistiche figurative o astratte. Quando, però, l’obiettivo di un’artista è quello di rappresentare un oggetto che abbia riscontro con la realtà fenomenica ma, allo stesso tempo, sia carico di significati reconditi e simbolici, questo confine può diventare labile. Il Simbolismo o l’Espressionismo sono correnti stilistiche emblematiche nell’aver interpretato la realtà in senso concettuale con una resa iconica delle immagini e un’interpretazione simbolica nell’uso del colore. Al centro dell’opera di Giovanni Cappelli troviamo la figura umana, rappresentata in situazioni diverse, realistiche e quotidiane, ma sempre trasfigurata in una poetica fortemente esistenziale.
Nelle opere di Giovanni Cappelli la figura umana compare sempre isolata in grandi spazi aperti dal sapore metafisico. Spesso essa viene rappresentata come ripiegata su se stessa, allo scopo di fare emergere dei contrasti interiori, e questo ripiegamento viene sottolineato dalla presenza di complessi panneggi. È questo uno dei temi peculiari della produzione di Giovanni Cappelli che troviamo sviluppato in una serie di litografie. I soggetti, realizzati da un tratto sintetico che ne delinea le forme velocemente ed in maniera quasi astratta, si confrontano con la complessità dei panneggi i quali, a loro volta, hanno una struttura estremamente composita, quasi meccanica. Le loro pieghe, sottolineate da un forte plasticismo, si sviluppano in uno spazio non univoco, determinato dalla presenza di linee direttive molteplici.
Giovanni Cappelli è stato un pittore di Cesena, nato nel 1923 e scomparso nel 1924. Può essere considerato un rappresentate di quella scuola pittorica cesenate che, facendo capo ad Alberto Sughi, pone al centro della sua ricerca la quotidianità dell’esistere trasfigurata in una complessa veste esistenziale. La sua carriera, come quella di Sughi, si svolse soprattutto a Milano, dove si fece conoscere a livello nazionale con un gran numero di mostre.