Carla Badiali – Senza titolo
Badiali Carla

- Tecnica: Serigrafia
- Dimensione: 30x30
- Anno: 2001
- Certificato: Telemarket
- Codice prodotto: CPRO008
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DESCRIZIONE
L’opera è una composizione di genere astratto. Astrarre deriva dal termine latino “Abstrahere” che vuol dire estrarre, tirare fuori. Il procedimento di astrazione, infatti, consiste nell’eliminare gli aspetti particolari e individuali di un oggetto per ricavarne un concetto universale. Da Kandinskij a Mondrian, da Pollock a Mirò molti pittori hanno spinto al massimo il processo di astrazione nelle loro opere creando, paradossalmente, forme pure e colori puri che non esistono in natura o traducendo in immagini le loro emozioni e la loro istintualità. Carla Badiali è una delle più importanti rappresentanti dell’avanguardia astrattista in Italia
Questa serigrafia è davvero molto esemplare per comprendere il linguaggio astrattista all’interno della ricerca artistica di Carla Badiali. La percezione e conoscenza della realtà, propria di questa pittrice, non fa nessuna concessione al biomorfismo, a organismi che possano spostare l’estetica dell’opera in una dimensione surreale. Tutto, infatti, viene tradotto in forme pure e colori puri con un assoluto rigore geometrico. In poche parole la realtà viene ricostruita da Carla Badiali per mezzo di figure piane regolari e linee rette. Va da sé che in questo tipo di istanza ci può essere un diretto riferimento a Mondrian ed alla scuola neoplastica olandese. Rispetto a cui Carla Badiali propende, tuttavia, per una visione più iconica ed assolutista della figura geometrica, proposta in diverse combinazioni, di forme e colori fluttuanti in spazi neutri.
Carla Badiali è nata a Novedrate nel 1907 ed è scomparsa a Como nel 1992. Le tappe fondamentali della sua formazione furono la frequentazione dell’Istituto Tecnico-Industriale per la produzione della seta a Como e l’ingresso, grazie al suo insegnate di disegno Mario Rho, nel gruppo degli Astrattisti Comaschi. Da quel momento Carla Badiali opererà nei due ambiti del design di stoffe e tessuti e della pittura ad olio astratta. Nel 1940 sottoscrive il Manifesto del gruppo primordiali futuristi Sant’Elia e partecipa a numerose mostre ed esposizioni con questo gruppo di artisti. Nei successivi anni di guerra, accantona l’attività artistica per l’attività antifascista. Dopo la Liberazione riprende a lavorare nel campo del design del tessuto progettando tessuti per numerose case di moda italiane e straniere. A partire dal 1951 riprende anche la sua partecipazione a mostre d’arte ed esposizioni.