Carmelo Fertitta – Porticciolo
Fertitta Carmelo

- Tecnica: Olio su Tela
- Dimensione: 40x60
- Anno: 1983
- Certificato: Firma artista
- Codice prodotto: ecat004
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DESCRIZIONE
Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata una costante aspirazione per i pittori. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite la prospettiva brunelleschiana nel primo Rinascimento; poi sulla resa atmosferica, nel Cinquecento; fino ad arrivare alla rappresentazione di ogni singola vibrazione della luce sugli oggetti nell’Impressionismo. In particolare quello della “marina” è un tema molto ricorrente tra gli artisti. Innanzitutto per il lirismo implicito nelle vedute che si affacciano sul mare o su romantiche immagini di porticcioli. In secondo luogo perché la rappresentazione di superfici acquatiche permette ai pittori di dare libero sfogo all’estro cromatico, grazie a raffinati giochi di riflessi e riverberi. Tipiche della produzione di Carmelo Fertitta sono le immagini di pescherecci fermi sulla spiaggia, dove la presenza umana non viene contemplata e l’artista lascia parlare la natura e gli oggetti, protagonisti di una narrazione diretta e senza filtri di idealizzazione. I pescherecci nelle marine, così come i banchi della frutta nei mercati, sembrano abbandonati e l’attività dell’uomo viene richiamata da Fertitta come un’immagine della memoria, evocata dalle intense vibrazioni della sua maniera pittorica.
Lo stile dell’artista Carmelo Fertitta, sia nei paesaggi urbani che nelle marine, presenta una perfetta fusione tra realismo e una vivacissima resa impressionistica dei dati sensibili. Infatti da una parte l’artista procede ad una precisa descrizione della veduta in tutti i suoi particolari con un forte senso della realtà cittadina o marinara e del quotidiano di un vissuto semplice. Dall’altra la sua raffinata tecnica pittorica gli permette di trasferire sulla tela un senso di immediatezza esistenziale, grazie ad una pennellata carica di vibrazioni atmosferiche. La luce così si riverbera sugli oggetti, ma senza interferire con la descrizione puntuale della realtà e l’artista può modulare, con grande naturalezza, le ombre e le luci. Nelle marine con i pescherecci, quasi abbandonati sulla riva, la maniera pittorica di Carmelo Fertitta assume una veste ancora più esistenziale. La realtà sembra immersa in una metafisica immobilità dalla quale solo la pennellata dell’artista, ancora più fremente di vibrazioni in questi soggetti, può richiamare alla vita. Nelle marine di Carmelo Fertitta la tavolozza assume dei toni neutri di grigi, dove risaltano pochi guizzi di colori caldi a rievocare l’attività e la vita. La stesura si fa leggermente più materica e densa di colore.
Carmelo Fertitta, è nato nel 1911 a Gioiosa Marea. Trascorre l’infanzia a Tripoli, in Libia, dove i colori della terra e del deserto influenzeranno la sua tavolozza calda e piena di luce. Laureatosi all’Università di Napoli e conseguita l’abilitazione all’insegnamento di disegno e materie scientifiche, vincitore di un concorso alla Pubblica Istruzione, diviene preside in una scuola di Merano. Ma la chiamata alle armi, allo scoppio della guerra, chiude la breve carriera scolastica. Al termine del conflitto inizia la carriera di dirigente nell’Amministrazione delle Poste che lo vedrà Direttore Provinciale a Macerata, ad Ancona e infine, dal 1962, a Palermo. Il ritorno in Sicilia e ai colori della memoria darà un rinnovato input alla sua produzione artistica. La prima mostra personale è a Cagliari alla Galleria “Golfo degli Angeli”, nell’estate del 1960. Da quel momento le mostre si susseguiranno numerose, personali e collettive d’importanza nazionale. Nel ’63 è alla Galleria Marguttiana a Roma, nel ’64 a Milano, nel ’66 nuovamente a Roma nella Galleria del Palazzo delle Esposizioni. Numerosi e prestigiosi i premi vinti, come nel 1972 il primo premio per le Arti Figurative alla III Rassegna Nazionale d’Arte Contemporanea a Roma. Nel ’74 ancora un primo premio alla V Rassegna Nazionale d’Arte Contemporanea a Roma. Continua a conseguire premi prestigiosi, tra cui il premio Oscar Accademia Italia nel 1985 e nel 1991, il 1° premio “Artisti per la pace” alla Biennale d’arte della Spezia. Carmelo Fertitta scompare nel 1995. Sue opere si trovano presso l’Istituto per la diffusione delle Arti Figurative di Milano, al Centro di Cultura della Saint John’s University di New York, nella collezione per le firme celebri del Muretto di Alassio, presso Enti pubblici, Pinacoteche, Consolati, Gallerie d’Arte, ed in prestigiose collezioni private e pubbliche in Italia, Francia, Germania, Stati Uniti d’America. Le opere grafiche si trovano presso la Galleria d’Arte Max Bollag Modern di Zurigo, la Biblioteca Nazionale di Parigi, la Fondazione Europa di Milano e l’Accademia di Torino.