Carmelo Fertitta – Senza titolo

Carmelo Fertitta – Senza titolo

Fertitta Carmelo

Dopo le correnti realiste dell’Ottocento anche gli impressionisti diedero molta rilevanza al quotidiano, alla vita di tutti i giorni, con un certa predilezione, però, verso la frenesia della città, la folla, il traffico e ambientazioni tipicamente borghesi. In questa veduta cittadina di Carmelo Fertitta, prevale invece l’aspetto del quotidiano, del realismo schietto e sincero della […]

  • Tecnica: Litografia
  • Dimensione: 45x56

  • Tiratura: LXXXII/CXXX
  • Codice prodotto: MBOS003

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DESCRIZIONE

Dopo le correnti realiste dell’Ottocento anche gli impressionisti diedero molta rilevanza al quotidiano, alla vita di tutti i giorni, con un certa predilezione, però, verso la frenesia della città, la folla, il traffico e ambientazioni tipicamente borghesi. In questa veduta cittadina di Carmelo Fertitta, prevale invece l’aspetto del quotidiano, del realismo schietto e sincero della vita di tutti i giorni in una dimensione cittadina. Tipiche della sua produzione sono le immagini di mercati cittadini, dove la presenza umana non viene contemplata e l’artista lascia parlare gli edifici e gli oggetti, protagonisti di una narrazione diretta e senza filtri di idealizzazione. I banchi della frutta, così come i pescherecci nelle marine, sembrano abbandonati e l’attività dell’uomo viene richiamata da Fertitta come un’immagine della memoria, evocata dalle intense vibrazioni della sua maniera pittorica.

Lo stile dell’artista Carmelo Fertitta, sia nei paesaggi urbani che nelle marine, presenta una perfetta fusione tra realismo e una vivacissima resa impressionistica dei dati sensibili. Infatti da una parte l’artista procede ad una precisa descrizione della veduta in tutti i suoi particolari con un forte senso della realtà cittadina o marinara e del quotidiano di un vissuto semplice. Dall’altra la sua raffinata tecnica pittorica gli permette di trasferire sulla tela un senso di immediatezza esistenziale, grazie ad una pennellata carica di vibrazioni atmosferiche. La luce così si riverbera sugli oggetti, ma senza interferire con la descrizione puntuale della realtà e l’artista può modulare, con grande naturalezza, le ombre e le luci. Nei suoi “mercati” il realismo sincero di Carmelo Fertitta si esprime anche nella scelta di una struttura compositiva fatta di linee nette, nelle diagonali che fuggono verso destra o sinistra e che rivelano, da parte dell’artista, un attento studio della realtà ed uno spirito molto razionale. La tavolozza, costituita di tonalità chiare e delicate, è intonata alla resa di una calda luce solare nelle ore pomeridiane del riposo.

Carmelo Fertitta nasce a Gioiosa Marea nel 1911. Trascorre l’infanzia a Tripoli, in Libia, dove i colori della terra e del deserto influenzeranno la sua tavolozza calda e piena di luce. Si laurea all’Università di Napoli e consegue l’abilitazione all’insegnamento di disegno e materie scientifiche. Per un breve tempo diventa preside di una scuola a Merano, ma con lo scoppio della guerra viene chiamato alle armi. Al rientro si sposta a Macerata come dirigente nell’Amministrazione delle Poste. Laureato all’Università di Napoli e conseguita l’abilitazione all’insegnamento di disegno e materie scientifiche, vincitore di un concorso alla Pubblica Istruzione, diviene preside in una scuola di Merano. Ma la chiamata alle armi, allo scoppio della guerra, chiude la breve carriera scolastica. Al termine del conflitto inizia la carriera di dirigente nell’Amministrazione delle Poste, incarico che nel 1962 lo porta a Palermo. Il ritorno in Sicilia e ai colori della memoria darà un rinnovato input alla sua produzione artistica. La prima mostra personale è a Cagliari alla Galleria “Golfo degli Angeli”, nell’estate del 1960. Da quel momento le mostre si susseguono numerose, personali e collettive d’importanza nazionale. Nel ’63 è alla Galleria Marguttiana a Roma, nel ’64 a Milano, nel ’66 nuovamente a Roma nella Galleria del Palazzo delle Esposizioni. Numerosi e prestigiosi i premi vinti, come nel 1972 il primo premio per le Arti Figurative alla III Rassegna Nazionale d’Arte Contemporanea a Roma. Nel ’74 ancora un primo premio alla V Rassegna Nazionale d’Arte Contemporanea a Roma. Continua a conseguire premi prestigiosi, tra cui il premio Oscar Accademia Italia nel 1985 e nel 1991, il 1° premio “Artisti per la pace” alla Biennale d’arte della Spezia. Carmelo Fertitta scompare nel 1995. Sue opere si trovano presso l’Istituto per la diffusione delle Arti Figurative di Milano, al Centro di Cultura della Saint John’s University di New York, nella collezione per le firme celebri del Muretto di Alassio, presso Enti pubblici, Pinacoteche, Consolati, Gallerie d’Arte, ed in prestigiose collezioni private e pubbliche in Italia, Francia, Germania, Stati Uniti d’America. Le opere grafiche si trovano presso la Galleria d’Arte Max Bollag Modern di Zurigo, la Biblioteca Nazionale di Parigi, la Fondazione Europa di Milano e l’Accademia di Torino.


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