Coluccio Saverio – Mondo contorto

Coluccio Saverio – Mondo contorto

Coluccio Saverio

  • Tecnica: Scultura in marmo di Carrara
  • Dimensione: 70x25x20

  • Codice prodotto: SCOL001

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DESCRIZIONE

Nella storia dell’arte spesso si può fare una netta distinzione tra correnti stilistiche figurative o astratte. Quando, però, l’obiettivo di un’artista è quello di rappresentare un oggetto che abbia riscontro con la realtà fenomenica ma, allo stesso tempo, sia carico di significati reconditi e simbolici, questo confine può diventare labile. Il Simbolismo o l’Espressionismo sono correnti stilistiche emblematiche nell’aver interpretato la realtà in senso concettuale con una resa iconica delle immagini e un’interpretazione simbolica nell’uso del colore. Tutta la produzione scultorea di Saverio Coluccio si fonda su un linguaggio sostanzialmente figurativo. Tuttavia i dati sensibili vengono rielaborati dalla percezione dell’artista, il quale ha trovato una chiave espressiva davvero suggestiva, ispirata ad un’estetica astratta volta all’esaltazione di valori plastici puri.

Saverio Coluccio è un maestro della scultura in marmo. La sua straordinaria abilità tecnica va di pari passo con la ricerca di un’estetica coerente che si muove tra figurazione ed astrazione. Infatti Coluccio parte generalmente dalla figura umana, rimanendo in qualche modo legato alla registrazione dei dati sensibili. Ma da questi si distacca nel momento in cui le sue opere vanno nella direzione di un’esaltazione di valori plastici puri, liberi da ogni dato contingente. Lo possiamo constatare anche in questa bellissima scultura che parte dalla definizione di un volto, persino espressionista nella sua caratterizzazione fisionomica essenziale, ma su questa base l’opera si sviluppa in un intreccio armonico di volumi purissimi. Tutto, così, si risolve in un movimento sinuoso, armonico e calibrato, che sfrutta anche l’elevatissima qualità di un materiale straordinario come il marmo di Carrara, e la capacità dell’artista nel trattarlo. Dal punto di vista estetico la scultura è grande impatto, grazie al complesso intreccio delle forme circolari che sicuramente ha anche dei profondi risvolti simbolici. L’aspetto ricorda in qualche modo gli anelli di una catena, che in qualche modo si rifanno all’astrattismo meccanomorfo di Umberto Mastroianni, di cui Saverio Coluccio è stato allievo. Tuttavia possiamo affermare che in Coluccio prevalga un’esaltazione delle forme pure, levigate e dai movimenti curvi e sinuosi, che lo avvicinano anche ad un Henry Moore.

Saverio Coluccio, insegnante di Educazione artistica, allievo di Umberto Mastroianni, si è diplomato in scultura all’Accademia di Belle Arti a Bologna nel 1971, si dedica a corsi di Storia dell’arte e scultura. Vive e lavora a Quattro Castella (RE). Inizia l’attività artistica fondando il Gruppo 70. Sono di questo periodo le numerose mostre in campo nazionale e l’intervento nella Cappella del Pensionato S. Giuseppe a Quattro Castella. Dal 1981 al 1985 è scenografo per il Festival Internazionale del Jazz di Roccella Jonica. Nel 1986 è presidente e fondatore del Gruppo Arteinsieme del circolo Gramsci di Reggio Emilia. Nei primi anni ’90, in collaborazione con Mario Guidetti (presidente della IIIa Circoscrizione di Reggio Emilia), fonda la galleria d’arte per artisti reggiani nella sede della Confesercenti di Reggio Emilia. È stato membro della Commissione Cultura della IIIa Circoscrizione di Reggio Emilia nei primi anni ’90. Nel 1990 ha partecipato alla collettiva di pittura a Quattro Castella con sperimentazione di nuove tecnologie informatiche della “Computer art”. Per circa 10 anni si è dedicato alla grafica e alla serigrafia industriale. Tra le molte opere pubbliche realizzate ricordiamo: il Monumento ai Caduti a Puianello di Quattro Castella realizzato insieme a Giorgio Romani (2004); il Monumento alla Solidarietà a Quattro Castella (2006); la Rotonda della Pace con i ragazzi della S.M.S. di Scandiano (2006); il Monumento dedicato all’Edilizia antica e moderna ad Arceto (2008); Simposio di scultura con due sculture sul Lungomare di Roccella Jonica (2008 e 2009); la scultura alla sacralità della vita presso il Cimitero di Coviolo (2014); la scultura dedicata al carabiniere (2015); il piccolo monumento ad Anita Garibaldi, Castello del Bianello a Quattro Castella (2016). Nel 2016 ha partecipato al Simposio internazionale di scultura a Weilburg, in Germania e nel 2017 alla mostra di pittura e scultura con Caterina Coluccio alla Galleria “ Ottagono” a Bibbiano di Reggio Emilia.


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