Crippa – Senza titolo

DESCRIZIONE

Il dipinto può essere definito una scena di genere, ovvero la rappresentazione di un episodio di vita quotidiana che, apparentemente, non ha alcun elemento significativo. Questo tipo di soggetti domestici furono a lungo considerati come minori e cominciarono a diffondersi, nell’arte occidentale, solo a partire dal XVII secolo. Solo con lo sviluppo delle correnti realistiche ottocentesche i soggetti della vita di tutti i giorni furono considerati della stessa importanza di quelli storici o religiosi. L’artista Crippa ha dedicato diverse sue opere alla figura del vagabondo, di cui ha elaborato una visione poetica, esaltata dal suo fare pittorico.

La caratteristica principale che rende le opere di Crippa davvero interessanti è il fatto che l’artista, grazie alla sua creatività, sia capace di creare gustosissime scene di genere, ricche di particolari curiosi. E così le sue figure di vagabondi si lasciano apprezzare per la verve narrativa, basata su un realismo un po’ fiabesco, che caratterizza le opere di questo pittore. Altro fatto saliente consiste nel fatto che questa capacità narrativa di Crippa si accompagna ad un frizzante pittoricismo. Infatti la composizione fa leva sulle potenzialità espressive del colore. La stesura di Crippa è sintetica, guizzante di tratteggi e di pennellate veloci. Straordinario è anche l’uso della luce, con cui Crippa è capace di dare vita a vividi riflessi che rendono la scena ancora più magica.

L’artista Crippa si distingue per le sue opere in cui una verve narrativa, magica e fantasiosa, si incontra con un vivace pittoricismo che sfrutta le potenzialità espressive del colore.

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