Eugène De Bie – Natura morta
De Bie Eugène

- Tecnica: Olio su tela
- Dimensione: 80x60
- Codice prodotto: ACOG001
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DESCRIZIONE
Il genere della “Natura Morta” vede la luce agli inizi del XVII secolo. Consiste nella rappresentazione di composizioni di soggetti inanimati, nella maggior parte dei casi fiori o frutta. Se all’inizio della sua storia era un’occasione per i pittori per cimentarsi in una riproduzione naturalistica o fotografica della realtà, con l’arte contemporanea la “Natura Morta” diventa anche un modo di interpretare la realtà. Infatti, come accadrà per esempio nell’avanguardia cubista o in Giorgio Morandi, la ricerca profonda sugli oggetti verrà finalizzata ad una rappresentazione concettuale, portata oltre il semplice dato sensibile.
L’opera è estremamente significativa dello stile del pittore Eugène De Bie, per cui anche un genere tradizionale come quello della natura morta diviene un pretesto per dare libero sfogo alla fantasia incontenibile di questo artista. In questa natura morta gli elementi scelti come soggetti sono grotteschi ed il risultato finale è una composizione estremamente eccentrica, modulata in una dimensione fantastica e barocca. Dal punto di vista formale De Bie dà una sistemazione alla complessità dei propri soggetti inserendoli in uno spazio estremamente complesso, che non concede nessun punto di riferimento. La stesura, infine, è estremamente elaborata, vibrante di un pittoricismo dinamico.
Eugène De Bie è nato nel 1914 a Watermael-Boitsfort in Belgio ed è scomparso nel 1983 a Quimper. Si è formato alla Royal Academy of Fine Arts di Bruxelles, dove ha studiato brillantemente. Il suo maestro fu l’impetuoso Van Haelen, inoltre ebbe contatti con Anto Carte, James Ensor, Constant Permeke e Léon Devos con i quali sarà invitato in più occasioni ad esporre nel gruppo Nervia. Divenne presto amico dello scultore Victor Rousseau, allora direttore dell’Accademia di Belle Arti di Bruxelles. Completerà poi la sua formazione, per due anni, a Parigi, all’École du Louvre, dove si eserciterà a copiare gli antichi maestri. Nel 1947 si stabilirà per un periodo in Bretagna. Nel 1960, tornato in Belgio, dividerà il suo tempo tra i suoi studi belgi e bretoni.