Dina Masnata Spasciani – Tempio di nostra Signora di Bonaria
Masnata Spasciani Dina

Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata una delle maggiori aspirazioni per gli artisti di ogni epoca. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con […]
- Tecnica: Acquaforte
- Dimensione: 40x22
- Codice prodotto: GACO003
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DESCRIZIONE
Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata una delle maggiori aspirazioni per gli artisti di ogni epoca. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite la prospettiva brunelleschiana nel primo Rinascimento; poi sulla resa atmosferica nel Cinquecento; fino ad arrivare alla rappresentazione di ogni singola vibrazione della luce sugli oggetti nell’Impressionismo.
Le scene di genere e le vedute di Dina Masnata Spasciani sono interpretate sempre con un gustoso realismo didascalico. La composizione è molto dettagliata e ricca di particolari, utili a stuzzicare la curiosità dell’osservatore. Quello proposto è quasi uno stile da illustrazione in cui la composizione è studiata in modo da esaltare lo sviluppo narrativo e, a livello formale, tutta la struttura poggia sul disegno. In questo modo Dina Masnata, nell’essenzialità della sua rappresentazione, riesce ad esaltare il lirismo di esistenze semplici, dense di valori primari appartenenti al mondo della famiglia o della campagna. Non manca tuttavia la qualità incisoria, che Dina Masnata esprime con un grafismo veloce, per dare più immediatezza e freschezza alla rappresentazione.
Dina Masnata Spasciani nasce a Cagliari nel 1893. Trova il suo punto di riferimento in Felice Melis Marini che in quel periodo aveva aperto con Giovanni Battista Rossino una scuola d’arte a Cagliari. Operosa sopratutto nel campo della acquaforte la sua produzione si è focalizzata sul racconto dettagliato della vita di campagna in Sardegna.