Dino Ferrari – San Giovanni

DESCRIZIONE

L’iconografia di San Giovanni Evangelista è molto diffusa nella produzione artistica di cultura cristiana. San Giovanni, infatti, è uno dei protagonisti principali del Vangelo, discepolo prediletto di Gesù, è presente in tutti i momenti della passione. Infatti, insieme alla Madonna Addolorata, compone la coppia dei “dolenti” che è una delle varianti più diffuse dell’iconografia della Crocifissione. Generalmente vi sono due tipi iconografici tradizionali per San Giovanni: il primo è quello di un giovane imberbe, che si trova spesso nelle raffigurazioni dell’Ultima Cena, spesso dolente sulla spalla di Gesù; il secondo tipo è quello dell’evangelista e profeta che ha avuto la visione dell’Apocalisse, raffigurato come un vecchio barbuto, spesso accompagnato dal suo simbolo evangelico, l’aquila.

In questo dipinto il pittore Dino Ferrari si attiene non solo ad un’iconografia ma anche ad una forma tradizionale. L’opera, infatti, ricalca un tipo di naturalismo tipico della Storia dell’Arte Moderna, in particolar modo settecentesca. Le figure sono monumentali ma i loro volumi si sciolgono morbidamente nell’atmosfera in delicate tonalità chiare.

Dino Ferrari è stato un pittore di Ascoli Piceno, nato nel 1914 e scomparso nel 2000. La sua formazione si svolse a Roma dove si trasferì nel 1935 e studio i neoimpressionisti e il gruppo Novecento. Dopo la guerra tornò ad Ascoli dove aprì il suo studio, presso il quale riceveva numerose commissioni soprattutto come ritrattista. Nel 1958 tenne inoltre un’importante mostra “personale” a Firenze che riscosse un enorme e il suo quadro “Assalto alla città” venne acquistato dalla Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti, dove tuttora è conservato

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