Domenico Cantatore – Grande odalisca
Cantatore Domenico
Il soggetto del corpo femminile disteso affonda le sue radici nella pittura cinquecentesca, in particolare di area veneta (Giorgione e Tiziano). Tale iconografia ebbe poi una grande fortuna nel XIX secolo, tra gli impressionisti i post-impressionisti e fino alle avanguardie del Novecento. Spesso scelto come omaggio alla tradizione pittorica, il soggetto della donna distesa è […]
- Tecnica: Multiplo polimaterico su tela
- Dimensione: 150x100
- Certificato: Certificato la Joint Venture
- Codice prodotto: RSPA001
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DESCRIZIONE
Il soggetto del corpo femminile disteso affonda le sue radici nella pittura cinquecentesca, in particolare di area veneta (Giorgione e Tiziano). Tale iconografia ebbe poi una grande fortuna nel XIX secolo, tra gli impressionisti i post-impressionisti e fino alle avanguardie del Novecento. Spesso scelto come omaggio alla tradizione pittorica, il soggetto della donna distesa è un metro di paragone per misurare sia il cambiamento dei costumi che dei linguaggi pittorici.
La composizione di questo multiplo polimaterico su tela rivela l’influenza che la razionalità della tradizione pittorica italiana ha esercitato su Cantatore. Tutta la superficie dell’opera è scandita da marcate linee dai toni scuri, quasi a formare un reticolo sul quale troneggia la figura femminile dalle grandi proporzioni. Anche la stessa odalisca è costruita attraverso una serie di linee pure, le quali vanno a scomporre e ricomporre il corpo monumentale. In una composizione prevalentemente piatta, senza profondità, che guarda comunque a una semplificazione espressionistica, il ritmo ondulato della veste contribuisce a farci percepire le forme, la pienezza del corpo disteso.
Domenico Cantatore (1906-1998) dopo una prima formazione da autodidatta e le prime esperienze tenute a Milano, nel 1932 si trasferì a Parigi, dove conobbe Picasso e i Fauves, aggiornando il suo linguaggio alle avanguardie storiche. Nonostante questo Cantatore rimarrà sempre fedele ad una tradizione figurativa, sebbene interpretandola con un’attitudine alla sintesi espressionista. Non fece mai parte di nessun gruppo artistico. In generale, dopo la grande stagione delle avanguardie storiche in tutta la pittura europea si diffuse un bisogno di ritorno all’ordine, alla oggettività ed al recupero di valori plastici e Cantatore vi aderì con i suoi soggetti monumentali.