Eldec s.p.a.Dalì – Paradiso Dante dubbioso
Dalì Eldec s.p.a.
- Tecnica: Opera grafica
- Dimensione: 45x56
- Certificato: Eldec s.p.a.
- Tiratura: 143/200
- Codice prodotto: MCHE003
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DESCRIZIONE
L’estetica surrealista nasce intorno agli anni ’20 del XX secolo riguardando tutti i campi della ricerca artistica. Per quanto riguarda un discorso legato più propriamente alle arti visive, il surrealismo si pone come volontà di indagare il subconscio umano e riversarlo sull’opera d’arte attraverso un procedimento di scrittura meccanica basato sull’analisi dei sogni. Di conseguenza le opere d’arte surrealiste propongono la rappresentazione di una dimensione onirica, completamente dissociata dalla realtà. Tuttavia, spesso, tale rappresentazione si appoggia ad una resa formale di carattere iperrealista, proprio per accentuare, paradossalmente, il carattere illusorio e ambiguo della dimensione surreale. L’opera fa parte di una serie realizzata da Salvador Dalì ispirata alla Divina Commedia di Dante Alighieri. Questo tipo di soggetto è estremamente congeniale al carattere surrealista e citazionista dell’arte del maestro catalano.
La grafica fa parte di una serie di tre esemplari in cui il pittore Salvador Dalì rappresenta alcuni momenti della Divina Commedia di Dante Alighieri. Come possiamo notare tornano vari temi cari alle poetiche di Dalì. In primo luogo la deformazione dei corpi, per mezzo di allungamenti e masse carnose e la presenza di organismi molli. A livello formale al posto del più consueto linguaggio iperrealistico troviamo un Dalì più sintetico che costruisce le figure con pochi tratti grafici e leggere velature di colore. In questo primissimo piano del Poeta Vate possiamo notare come l’artista enfatizzi espressionisticamente i tratti somatici del soggetto arrivando ad un’esaltazione plastica inusuale in un ritratto piuttosto astratto
Salvador Dalì, (Figueres 1904-1989). Maggior rappresentante del Surrealismo storico, oltre che pittore fu fotografo, scrittore e cineasta (famosa è la sua collaborazione con Luis Buñuel). Le sue opere si basano sui criteri dell’associazionismo psicanalitico, secondo la lezione di Andrè Breton. Il suo stile è caratterizzato da un Iperrealismo gonfio, duro, in cui i soggetti presentano una cura del dettaglio maniacale. Le sue composizioni sono un mix di libere associazioni, organismi biomorfici e citazioni culturali.