Elvio Marchionni – I simboli dello spirito
Marchionni Elvio
Scultura originale a bassorilievo in rame ricoperto cm 47×56 realizzata tramite uno speciale procedimento elettrogalvanico presso il Laboratorio Artistico Landi con rifinitura e patinatura con ossidi e polvere di pomice eseguite a mano in tiratura limitata a centonovanta esemplari numerati da 1/190 a 190/190 e dieci esemplari numerati da I/X a x/X. Fondo e cornice realizzati in legno formato cm 58×66,5 decorati interamente a mano su progetto esclusivo e sotto la diretta supervisione del Maestro Marchionni.
- Tecnica: Bassorilievo in rame
- Dimensione: 47x56
- Certificato: Autenticità
- Tiratura: 93/190
- Codice prodotto: KDD002
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DESCRIZIONE
Noto soprattutto per i suoi affreschi strappati ed i richiami alla pittura quattrocentesca e trecentesca, in questa opera Elvio Marchionni mostra di saper trarre la propria ispirazione anche da altre fonti. Il presente bassorilievo, infatti, vede il suo modello principale nella scultura classica greca e romana. Come di consueto, tuttavia, nella produzione dell’artista di Spello, la fonte ripresa dal passato viene rielaborata dalla sua feconda sensibilità contemporanea, tanto che si può affermare che il vero soggetto della produzione artistica di Marchionni sia la stessa suggestione dell’antico. Nel caso di questo bassorilievo ne abbiamo un esempio straordinario, nella realizzazione di una composizione simbolica, quasi visionaria, dove la statua greco/romana, in primo piano sulla sinistra, si unisce alla presenza di altri reperti antichi, un libro aperto. Sono tutte figure riconducibili ad un immaginario collegato alla passione per l’archeologia e la filologia classica e, di conseguenza, all’Umanesimo quattrocentesco (come sembra suggerire il portico sullo sfondo), il principale ambito culturale al quale si ispira Marchionni.
L’opera è straordinaria nel mostrare quanto Marchionni sappia esprimere il fascino dell’antico anche nei lavori di scultura. Il principio è lo stesso che sta alla base dei suoi famosi affreschi strappati, cioè quello di realizzare, ad arte, un manufatto che sembra antico, ma che in realtà contiene una straordinaria sensibilità estetica contemporanea. E così anche questa opera sembra un bassorilievo antico, ricoperto interamente da un’affascinante patina e da segni di degrado inseriti con maestria da Marchionni. Paradossalmente, però, questo manufatto antico propone una composizione caratterizzata da una forte suggestione metafisica, proprio nel suo citazionismo classico e nell’atmosfera di enigma silenzioso e senza tempo. Anzi, Marchionni realizza un gioco concettuale molto raffinato, proprio ispirato alla suggestione dell’antico, in quanto il suo “reperto archeologico” contiene al suo interno altri “reperti archeologici”, in un’iconografia molto complessa.
Elvio Marchionni è un artista nato a Spello nel 1954. Tutta la sua ricerca artistica è fondata sul recupero della memoria e delle emozioni del passato. I suoi dipinti e le sue sculture appaiono come frammenti di affreschi strappati, e citazioni della pittura umbra quattrocentesca, di cui Marchionni è un grande conoscitore. Le sue sculture presuppongono lo studio dell’armonia e delle proporzioni rinascimentali e riportano il fascino di antichi reperti. Tuttavia, tale percorso di recupero della memoria, si fonde, in Marchionni, con un’accurata ricerca sul linguaggio artistico nei confronti di una sensibilità contemporanea.