Emilio Contini – Alberi secchi nel bosco di Monteacuto dell’ape
Contini Emilio

Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata una delle maggiori aspirazioni per gli artisti di ogni epoca. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con […]
- Tecnica: tempera grassa su tela
- Dimensione: 90x50
- Certificato: non presente
- Codice prodotto: MGAR005
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DESCRIZIONE
Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata una delle maggiori aspirazioni per gli artisti di ogni epoca. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite la prospettiva brunelleschiana nel primo Rinascimento; poi sulla resa atmosferica nel Cinquecento; fino ad arrivare alla rappresentazione di ogni singola vibrazione della luce sugli oggetti nell’Impressionismo. Emilio Contini ha focalizzato la sua ricerca sul soggetto del paesaggio, attraverso il quale è riuscito a definire il suo stile originale tra realismo ed espressionismo.
I paesaggi dell’artista Emilio Contini presentano una perfetta fusione tra la resa naturalistica della veduta ed una sua interpretazione in senso lirico. Infatti il linguaggio di Contini poggia saldamente sulla realtà, sulla registrazione dei dati sensibili, che l’artista sa raffigurare con precisione ed una certa esaltazione del plasticismo degli oggetti. Tuttavia, a questa concretezza, Contini unisce sempre dei passaggi pittorici più sintetici e corsivi, che fanno affidamento sulle potenzialità espressive di una stesura più gestuale. Così gli elementi concreti della Natura si trovano ad essere inseriti in una dimensione profondamente lirica, che ne esalta l’emozione e la spiritualità derivante dalla sua contemplazione. Contribuisce ad alimentare il soffuso espressionismo di Emilio Contini anche la sua tavolozza, costituita da tonalità che rispettano la verità delle cose ma che, allo stesso tempo, sono caricate di una luce e di una brillantezza non naturale, tesa ad aumentare la magia della veduta paesaggistica.
Emilio Contini è nato in Spagna, a Puerto de S. Maria il 26 maggio 1930. Ha compiuto gli studi a Bologna, prima all’Istituto d’Arte e poi all’Accademia di Belle Arti, allievo di Virgilio Guidi per la pittura e di Giorgio Morandi per l’incisione, si è diplomato nel 1952. Direttore della stessa Accademia dal 1985 al 1989, è stato titolare di una cattedra di pittura fino al 1999. Alterna l’attività di pittore con quella di incisore; si occupa inoltre di critica d’arte.