Ennio Morlotti – Senza titolo
Morlotti Ennio

L’opera si ispira ad un linguaggio estetico informale. La devastazione portata dalla Seconda Guerra Mondiale lasciò un segno profondo nella civiltà occidentale che nelle arti visive si risolse anche in un’impossibilità di comunicare. Tale problematica per alcuni artisti sfociò in un rifiuto totale di qualsiasi linguaggio visivo che si tradusse nella nascita dell’Informale. Le varie […]
- Tecnica: Olio su tela
- Codice prodotto: ASBU009
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DESCRIZIONE
L’opera si ispira ad un linguaggio estetico informale. La devastazione portata dalla Seconda Guerra Mondiale lasciò un segno profondo nella civiltà occidentale che nelle arti visive si risolse anche in un’impossibilità di comunicare. Tale problematica per alcuni artisti sfociò in un rifiuto totale di qualsiasi linguaggio visivo che si tradusse nella nascita dell’Informale. Le varie correnti informali sono certo collegate all’Espressionismo Astratto americano, soprattutto per quanto riguarda la componente gestuale, ma si spingono oltre per quanto concerne il rifiuto di qualsiasi elemento figurativo, anche geometrico. La loro ricerca si spinge piuttosto verso la materia con cui compongono le loro opere.
Anche se il risultato finale delle opere paesaggistiche di Ennio Morlotti può essere definito a tutti gli effetti informale ci troviamo di fronte ad un pittore che è strettamente legato alla realtà sensibile. Infatti il punto di partenza di Morlotti, nell’elaborazione dei suoi dipinti, è la Natura stessa. L’artista si concentra sullo studio delle piante e dei fiori focalizzando, nell’esecuzione dell’opera, alcuni particolari con l’intento di trasferire la loro vera essenza sulla tela. Quest’operazione effettuata da Morlotti, fa sì che egli sia considerato uno degli esponenti principali di quello che fu definito da Francesco Arcangeli “Ultimo Naturalismo”, riferito ad una serie di pittori che ingrandivano in maniera macroscopica elementi vegetali arrivando, in questo modo, all’informale. Questa suggestione è elaborata da Ennio Morlotti insieme alla sua gestualità concitata, che guarda all’Espressionismo Astratto. Infatti la pennellata gestuale e la stessa materia pittorica diventano i principali media espressivi nel trasferire sull’opera la sensibilità dell’artista e la sua percezione della Natura.
Ennio Morlotti (Lecco 1910- Milano 1992). Nel 1937, soggiornando per un breve periodo a Parigi, conosce Cézanne, il fauvismo e gli espressionismi di Soutine e Georges Rouault. All’Esposizione Internazionale di Parigi, rimane profondamente colpito da Picasso e dalla sua Guernica. Al ritorno in Italia si trasferisce a Milano e si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera. Ha poi dipinto le sue prime opere. Nel 1939 entra a far parte del gruppo di pittori della rivista Corrente con Ernesto Treccani, Renato Guttuso, Renato Birolli e Bruno Cassinari. Dopo un secondo soggiorno a Parigi nel 1947, ha partecipato al Fronte Nuovo delle Arti e dopo la scissione tra Cassinari e Birolli aderito al Gruppo degli Otto di Lionello Venturi, fondato nel 1952 e sciolto nel 1954. Rappresentante di una sorta di naturalismo informale e lirico, i suoi soggetti preferiti sono paesaggi, nature morte e nudi.