Enotrio Pugliese – Paesaggio
Pugliese Enotrio
- Tecnica: Olio su cartoncino
- Dimensione: 50x70
- Codice prodotto: PIEG002
Visualizzazioni 263
DESCRIZIONE
Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata una delle maggiori aspirazioni per gli artisti di ogni epoca. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite la prospettiva brunelleschiana nel primo Rinascimento; poi sulla resa atmosferica nel Cinquecento; fino ad arrivare alla rappresentazione di ogni singola vibrazione della luce sugli oggetti nell’Impressionismo.
Enotrio è uno squisito interprete del suo paesaggio calabrese, un paesaggio fatto di paesi arroccati su speroni rocciosi, barche abbandonate sulla spiaggia, piccole stazioni ferroviarie sperdute negli altipiani. Tutto è sempre immerso in un senso di solitudine sovrannaturale, in cui la presenza umana è inesistente. Il senso di irrealtà viene accentuato anche dalla tecnica di Enotrio che non concede quasi nulla ad effetti atmosferici, i colori, spesso brillanti, si stagliano con nitidezza sulla superficie delle opere, connotando gli oggetti di purezza.
Enotrio Pugliese nacque in Argentina da genitori calabresi nel 1920. Ritornò nella propria terra d’origine nel 1926. La sua carriera artistica inizia nel 1946 con una mostra alla Galleria il Cortile a Roma. Tenne mostre in tutta Italia, fino all’antologica del 1995 alla Sala Borromini a Roma. Le sue opere sono conservate in diversi musei e pinacoteche. Fu molto sensibile al tema dell’emigrazione e dell’abbandono della terra natia che cercò di rappresentare nella solitudine delle sue opere.