Ernesto Piccolo – Casa sul lago
Piccolo Ernesto

- Tecnica: Litoserigrafia
- Dimensione: 100x70
- Codice prodotto: ASCH001
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DESCRIZIONE
Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata una delle maggiori aspirazioni per gli artisti di ogni epoca. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite la prospettiva brunelleschiana nel primo Rinascimento; poi sulla resa atmosferica nel Cinquecento; fino ad arrivare alla rappresentazione di ogni singola vibrazione della luce sugli oggetti nell’Impressionismo.
Questa grafica è un perfetto esempio della produzione paesaggistica di Ernesto Piccolo. Egli fonda le sue opere, essenzialmente, su due elementi: la forma ed il colore. Per questo egli quasi scompone gli elementi del paesaggio, cercando di trasfigurare la sua percezione della realtà sensibile in una sintesi di forme pure. Le sue opere, così, si connotato come dei perfetti equilibri compositivi di cerchi e di quadrati che squadernano le forme degli oggetti in uno spazio complesso, non univoco. Vi è, in tutto ciò, un’approfondita indagine della realtà rappresentata, la quale guarda in modo particolare a Paul Cèzanne. Tuttavia rispetto al maestro francese, che prediligeva tonalità terrose, entra in gioco la seconda caratteristica peculiare dello stile di Ernesto Piccolo, ovvero il colore. Le sue opere si distinguono proprio per delle brillanti policromie, per cui ogni forma costruita sulla superficie dell’opera assume un colore vivace e pieno di luce.
Ernesto Piccolo nasce a Zagarise, nel 1936 e ancora molto giovane si trasferisce con la famiglia a Firenze, dove si forma presso l’Istituto d’Arte e successivamente presso l’Accademia di Belle Arti. Comincia a esporre negli anni Sessanta e nello stesso periodo conosce il poeta Mario Luzi, con il quale stabilisce un duraturo rapporto di amicizia e collaborazione. Frequenta assiduamente il Gabinetto Vieusseux, dove viene in contatto con diversi intellettuali dell’epoca, il confronto con i quali contribuisce alla definizione del suo linguaggio pittorico. Proprio al Gabinetto Vieusseux espone nel 1975 il ciclo Suggestioni, ispirato alla poetica di Luzi. Esercita inoltre da titolare di cattedra l’insegnamento delle tecniche d’incisione presso le Accademie di Belle Arti di Palermo, Venezia e Firenze. Tra le mostre personali più importanti degli ultimi anni si ricordano l’antologica Una grande avventura lirica e umana presso Palazzo Piccolomini di Pienza nel 2002, I luoghi della mente tra luce e colore presso l’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze nel 2010, e sempre a Firenze La poetica del colore e della forma presso Palazzo Medici Riccardi nel 2013.