Falso d’autore – Di -Mario Schifano – Esso
L’opera si rifà ad un’estetica pop nell’uso di elementi segnici e nella loro ripetizione seriale. La Pop-Art nasce negli Stati Uniti nella seconda metà del XX secolo come interesse/critica, da parte degli artisti, verso la contemporanea “società dei consumi”. Tutte le espressioni della Pop-Art presuppongono una sorta di doppio legame con il mondo del consumismo […]
- Tecnica: Mista su tela
- Dimensione: 100x70
- Codice prodotto: MGAT001
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DESCRIZIONE
L’opera si rifà ad un’estetica pop nell’uso di elementi segnici e nella loro ripetizione seriale. La Pop-Art nasce negli Stati Uniti nella seconda metà del XX secolo come interesse/critica, da parte degli artisti, verso la contemporanea “società dei consumi”. Tutte le espressioni della Pop-Art presuppongono una sorta di doppio legame con il mondo del consumismo e dei mass-media. Da una parte è l’opera d’arte che si abbassa a mero prodotto di consumo, grazie all’uso del linguaggio pubblicitario nelle opere e alla loro riproduzione seriale grazie a procedimenti meccanici. Dall’altra sono proprio le immagini pubblicitarie e i beni di consumo a diventare essi stessi opere d’arte, in quanto espressione più genuina e veritiera della nuova società.
La copia è ispirata ad una serie emblematica della produzione Pop di Mario Schifano ma mostra anche delle connessioni con le poetiche dell’oggetto portate in auge dalle correnti New Dada e Noveau Rèalisme. Infatti il procedimento consiste nella raffigurazione di un’immagine/oggetto di uso quotidiano, massificato. L’immagine, in questo caso l’insegna di una compagnia petrolifera, viene riportata in modo meccanico, stereotipato, ma viene sporcata dal pittoricismo alla Schifano, attraverso una tecnica che tiene conto della gestualità dell’Espressionismo Astratto. Il colore interferisce con l’oggetto creando tensione emozionale anche grazie all’uso del dripping che fa colare il colore al di fuori sull’immagine.
L’opera è ispirata alla produzione di Mario Schifano, artista romano nato nel 1934 ad Homs in Libia. Fu il principale esponente della Scuola di Piazza del Popolo. Si tratta di un gruppo di pittori che si riuniva al Caffè Rosati ed era accomunato da un linguaggio artistico che si rifaceva alla Pop Art ma secondo una nuova sensibilità che risentiva anche delle sperimentazioni dell’Espressionismo Astratto Americano. E’ spiccatamente Pop l’uso di simboli della società dei consumi, ripetuto in maniera seriale, ma la loro interpretazione pittorica, sporca o materica o con tecniche gestuali come il dripping, ne dà una nuova visione e una diversa riconfigurazione. Mario Schifano è scomparso a Roma nel 1998.