Flora Agesilao – Fiori
Agesilao Flora

- Tecnica: Olio su tela
- Dimensione: 50x60
- Anno: 1941
- Codice prodotto: pfal004
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DESCRIZIONE
I fiori come soggetto autonomo cominciano a comparire all’interno delle “nature morte”, genere che vede la luce agli inizi del XVII secolo. In seguito l’attenzione dei pittori per il mondo floreale, soprattutto con gli impressionisti, si fa sempre maggiore, in quanto occasione straordinaria per catturare vibrazioni cromatiche e luminose. Così i fiori vengono rappresentati non solo nei vasi, ma anche immersi nel loro paesaggio naturale. Se all’inizio della sua storia era un pretesto per i pittori per cimentarsi in una riproduzione fotografica della realtà, con l’arte contemporanea il soggetto dei fiori diventa anche un modo di interpretare la realtà.
Lo stile dell’artista Agesilao Flora presenta una perfetta fusione tra realismo e una delicata resa impressionistica dei dati sensibili. Infatti da una parte l’artista procede ad una precisa descrizione delle vedute paesaggistiche, delle nature morte o delle composizioni floreali, in tutti i loro particolari, con un forte senso della realtà e una piena volontà di registrazione dei dati sensibili. Dall’altra la sua raffinata tecnica pittorica gli permette di trasferire sulla tela un senso di immediatezza, grazie ad una pennellata rapida e carica di vibrazioni atmosferiche. La luce così si riverbera sugli oggetti, ma senza interferire con la descrizione puntuale della realtà. Le opere di Agesilao Flora risultano connotate, dunque, da una luminosità chiara che si palesa, per contrasto, nel gioco delle ombre. È finalizzato a questo scopo anche l’uso di una tavolozza dai colori tenui e delicati. Mentre nelle composizioni floreali prevale la resa impressionistica tesa a catturare vibrazioni di luce policrome, nelle pittura di paesaggio Flora si distingue per un senso lirico e romantico della veduta realista.
Agesilao Flora, nato a Latiano nel 1863 e scomparso a Lecce nel 1952, è stato un noto pittore, scultore e cartapestaio. Formatosi a Roma, dove risiede dal 1880 al 1891, porta nel Salento il gusto e il modo di dipingere operante nella capitale verso la fine del XIX sec. A Roma effettua il proprio tirocinio e riceve numerose commissioni da nobili famiglie, da enti ecclesiastici e dall’alta borghesia del tempo. I suoi lavori adornano importanti dimore e luoghi sacri. Intorno al 1907 istituisce nel centro storico di Gallipoli una Scuola d’Arte per l’insegnamento della tecnica del disegno, della decorazione e della scultura. Tra il 1926 e il 1927 insegna presso la Scuola Regia Artistica Industriale di Lecce dove è molto amato ed apprezzato dai suoi allievi.
Flora, anche abile pittore da cavalletto, dipinge molti scorci della città vecchia di Gallipoli, di Galatina, Lecce, Francavilla Fontana e Brindisi con i suoi monumenti medievali. La sua pittura guarda per un verso ai pittori di paesaggio napoletani e per altro verso agli impressionisti francesi. Espone in varie biennali d’arte come quelle di Gallipoli, Lecce e in altre città d’Italia. Apprende l’arte della cartapesta da Achille De Lucrezi e Luigi Guacci. Sue opere si trovano in alcune chiese di Lecce e della provincia.