Francesco Paolo Palizzi – Pastorella con pecore
Palizzi Francesco Paolo
- Tecnica: Olio su tavola
- Dimensione: 25x29
- Codice prodotto: LPED005
Visualizzazioni 757
DESCRIZIONE
L’opera può essere definita una scena di genere, ovvero la rappresentazione di un episodio di vita quotidiana che, apparentemente, non ha alcun elemento significativo. Questo tipo di soggetti domestici furono a lungo considerati come minori e cominciarono a diffondersi, nell’arte occidentale, solo a partire dal XVII secolo. Solo con lo sviluppo delle correnti realistiche ottocentesche i soggetti della vita di tutti i giorni furono considerati della stessa importanza di quelli storici o religiosi. In particolare furono gli impressionisti a prediligere soggetti legati alla vita moderna in ambientazioni urbane e borghesi. Nella produzione pittorica dei fratelli Palizzi prevale la scena di genere popolare, ispirata al mondo della campagna e in particolare alla pastorizia. Infatti, questa famiglia di pittori era nota soprattutto per le riproduzioni di animali.
I fratelli Palizzi sono molto noti come autori di una straordinaria scuola pittorica ottocentesca. Le loro scene di genere si distinguono per una notevole raffinatezza esecutiva, capace di arrivare ad altissimi vertici di naturalismo. Tra gli altri anche Francesco Paolo Palizzi fu specializzato nelle raffigurazioni di animali, eseguite con grande accuratezza di dettagli. Questa piccola tavola è un perfetto esempio della qualità pittorica dei fratelli Palizzi e, nello specifico, di Francesco Paolo. Il pittore riesce a riprodurre un’immagine di perfetto e compiuto naturalismo. Lo vediamo soprattutto negli animali, le cui figure sono estremamente vive e ricche di dettagli anatomici. Tutto ciò anche se Francesco Paolo Palizzi sembra prediligere, in questa opera, una stesura più sintetica, a macchia, come si può notare soprattutto nella vegetazione. Come di consueto, in questa scuola pittorica, la luce si propaga in tutta la scena, tersa e solare.
Francesco Paolo Palizzi nacque a Chieti nel 1825 e scomparve a Napoli nel 1871. Fu il più giovane dei Fratelli Palizzi e si formò presso l’Accademia di Napoli. Dopo un iniziale interesse per la pittura di storia, si dedicò al paesaggio e alla raffigurazione di animali, genere per il quale fece uso di una tecnica sintetica, ispirata allo stile del fratello Filippo. Si applicò molto anche nel genere della natura morta. Nel 1857 raggiunse il fratello Giuseppe a Parigi, dove si stabilì. Nel 1864 inviò alla Promotrice partenopea Vieille bonne e nel 1867 presentò all’Esposizione Universale di Parigi La fiera a Château- Landon. Nel 1870, in seguito allo scoppio della guerra franco-prussiana, tornò in Italia, dove morì ancora giovane.