Franco Balan – Senza titolo
Balan Franco
L’estetica surrealista nasce intorno agli anni ’20 del XX secolo riguardando tutti i campi della ricerca artistica. Per quanto riguarda un discorso legato più propriamente alle arti visive, il surrealismo si pone come volontà di indagare il subconscio umano e riversarlo sull’opera d’arte attraverso un procedimento di scrittura meccanica basato sull’analisi dei sogni. Di conseguenza […]
- Tecnica: Pittura
- Dimensione: 50x50
- Codice prodotto: LLIR001
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DESCRIZIONE
Le opere di Franco Balan presentano una marcata vocazione espressionista, ovvero che tende a porre l’accento sull’espressione delle emozioni. L’arte espressionista vuole gridare al mondo i propri stati d’animo e ostentarli con passione. Sul piano formale ciò si traduce in una resa sommaria delle figure, attraverso un tratto molto nervoso e movimentato, nonché nell’uso di una gamma cromatica violenta. Tali caratteristiche si trovano nelle avanguardie storiche dell’espressionismo, come il Fauvismo e il movimento Die Brucke in Germania.
L’espressionismo di Franco Balan si caratterizza per un aspetto formale davvero veemente e vigoroso. La sintesi del soggetto è quasi brutale, lo spazio è bidimensionale e tutto risulta compresso. Domina un tratto nero molto energico che individua forme spezzate, nella migliore tradizione dell’espressionismo storico. Gli oggetti risultano deformati, seguendo il ritmo frammentato di tutta la composizione. La superficie del dipinto, quasi caotica nel suo brutalismo, trova unità ed equilibrio nel colore, che si attesta in una coerente unità di tonalità brune e calde.
Franco Balan è nato ad Aosta nel 1934 ed è scomparso nel 2013. Oltre che pittore è stato un importante grafico, occupandosi soprattutto di manifesti e pubblicità, raccogliendo, negli anni, uno sterminato archivio di disegni, bozzetti e schizzi. Nel corso della sua lunga carriera, durante la quale ha formato numerosi grafici insegnando in scuole di ogni ordine e grado ad Aosta e in tutto il mondo, si è aggiudicato numerosi premi, tra cui: il premio Onu per la grafica nel 1978; la progettazione dei marchi e della segnaletica del Parco Nazionale del Gran Paradiso; la creazione del logo dell’Espace Mont-Blanc; la creazione dei manifesti per i XX Giochi Olimpici Invernali di Torino del 2006.