Franco Tardonato – Emozione
Tardonato Franco

- Tecnica: Mista su argento
- Dimensione: 7,5x7,5
- Anno: 1979
- Certificato: Sì
- Tiratura: 730/750
- Codice prodotto: iarg001
Visualizzazioni 411
DESCRIZIONE
Da sempre la figura umana è stata al centro della ricerca artistica. Fin dall’età classica la resa naturalistica dell’anatomia umana è stata uno degli obiettivi principali di pittori e scultori di tutti tempi. La rappresentazione della figura femminile è un’espressione di questa aspirazione, trasversale a tutte le epoche e a tutte le correnti stilistiche. Infatti, oltre alle interpretazioni naturalistiche, proprie del Rinascimento e dei vari classicismi, che mirano ad una rappresentazione veritiera e dettagliata del corpo umano, la figura femminile è stata protagonista anche all’interno delle nuove concezioni estetiche portate dalle avanguardie storiche, come nel cubismo, nell’espressionismo e nel surrealismo.
Nell’esecuzione delle sue incisioni l’artista Franco Tardonato trova sempre un perfetto equilibrio tra resa naturalistica ed espressionismo. Infatti la fisionomia del soggetto viene riportata in maniera oggettiva, con una concreta evidenza plastica. La tecnica dell’artista è straordinaria nel registrare con estrema fedeltà i dati sensibili dei volti. Ma allo stesso tempo Tardonato dà alla rappresentazione una veste fortemente lirica ed espressiva. Lo possiamo constatare nella maniera in cui i soggetti si fondono con lo spazio e come le masse dei capelli diventino una pura vibrazione pittorica che esalta la gestualità dell’artista.
Franco Tardonato è nato a Varese nel 1938. Debutta con una personale nella sua città nel 1961. Negli anni ’70 si susseguono numerose mostre personali e collettive in tutta Italia. Sue opere sono esposte alla Galleria Nazionale di Grafica di Napoli e nelle pinacoteche di Bruxelles, Zurigo, Lugano e St. Moritz, presso la provincia di Milano ed i comuni di Milano, Bergamo, Legnano e Campobasso. É scomparso a Varese nel 1984 e mostre postume gli furono dedicate dalla Galleria La Giostra di Asti in quello stesso anno, dalla Galleria Prevosti nel 1995, dal Chiostro di Voltorre nel 1997.