Gennaro Simeone – Ultima cena

DESCRIZIONE

Quello dell’Ultima Cena è uno dei soggetti più diffusi sin dagli albori dell’arte sacra occidentale. L’episodio, narrato in tutti i vangeli, è infatti di fondamentale importanza per la religione cristiana, in quanto rappresenta l’istituzione del Sacramento dell’Eucaristia. Soprattutto a partire dal XIII secolo si sono consolidate, nella rappresentazione artistica dell’Ultima Cena, delle consuetudini che sono perdurate nei secoli. Solitamente i personaggi vengono raffigurati frontalmente dietro la tavola su cui sono disposti il pane ed il vino. Cristo è in posizione centrale nell’atto di benedire il cibo mentre i dodici apostoli sono disposti ai lati. Solitamente Giuda viene rappresentato in disparte, mentre San Giovanni, l’apostolo prediletto, si appoggia alla spalla di Cristo.

L’artista esecutore di questa scultura, mostra di essere un raffinato artista della ceramica. Infatti egli è in possesso di un’ottima abilità tecnica, lo possiamo apprezzare dalla perfezione nella resa naturalistica dei personaggi, nella riproduzione di ogni dettaglio, nell’esaltazione del colore. I personaggi sono esaltati plasticamente, in un ritmo equilibrato di masse e di volumi. Dal punto di vista formale l’autore mostra di avere una concezione classica del fare scultoreo, attenta alla riproduzione del soggetto e ad un’armonica unità dell’opera.

Gennaro Simeone, artista esecutore di questa opera, è un grande artigiano ceramista, continuatore della tradizione napoletana di Capodimonte. Egli è in possesso di una notevole tecnica, che fa riferimento ad una concezione classica e tradizionale del fare artistico. Come possiamo vedere in questa opera, infatti, lo scultore persegue una resa naturalistica totale ed un’unità armonica di tutta la composizione.

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