Giacomo De Michelis – Senza titolo
De Michelis Giacomo
Il soggetto del paesaggio urbano è già presente in epoca Medievale e Moderna, ma prevalentemente in maniera idealizzata. Le scene di vita cittadina diventano temi tipici con un’interpretazione più verosimile a partire dal XIX secolo. Ricordiamo come subito dopo le correnti realiste dell’Ottocento anche gli impressionisti diedero molta rilevanza al quotidiano, alla vita di tutti […]
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensione: 70x100
- Certificato: si
- Codice prodotto: GVAL001
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DESCRIZIONE
Il soggetto del paesaggio urbano è già presente in epoca Medievale e Moderna, ma prevalentemente in maniera idealizzata. Le scene di vita cittadina diventano temi tipici con un’interpretazione più verosimile a partire dal XIX secolo. Ricordiamo come subito dopo le correnti realiste dell’Ottocento anche gli impressionisti diedero molta rilevanza al quotidiano, alla vita di tutti i giorni, con un certa predilezione, però, verso la frenesia della città, la folla, il traffico e ambientazioni tipicamente borghesi. Spesso le opere dell’artista romano Giacomo De Michelis sono dedicati a scorci e monumenti famosi della capitale.

In questa opera ispirata al Colosseo l’artista Giacomo De Michelis assume una forma ancora più sperimentale rispetto alla sua produzione abituale. Infatti, dal punto di vista formale, il soggetto viene ridotto ad una forma maggiormente sintetica, in una veste essenziale e primaria. Vengono accentuati, dunque, gli aspetti espressionistici dello stile di Giacomo De Michelis, ma soprattutto prendono vigore le presenze della materia pittorica e del gesto dell’artista. Tutto ciò si può constatare plasticamente nel lavoro compiuto dall’artista sulla tela. La materia è talmente densa da superare la barriera della bidimensionalità ed acquisire rilievo. Il gesto, in questa materia densa, scava dei solchi i quali, con grande forza espressiva, strutturano il soggetto architettonico.
L’artista Giacomo De Michelis, nato nel 1935, ha avuto una vita molto avventurosa. Durante la sua carriera ha frequentato Fusco, Moretti, Omiccioli ed ha avuto la possibilità di conoscere Dalì, Picasso ed altri maestri. E’ stato anche un attore amatoriale durante gli anni ’70, comparendo in film come “Lo scopone scientifico” di Luigi Comencini e “Gli altri racconti di Canterbury” di Mino Guerrini.
